17 novembre Santa Elisabetta d’Ungheria . Il 17 novembre si celebra la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica di Santa Elisabetta d’Ungheria. Fu principessa ungherese, langravia di Turingia in virtù del suo matrimonio con Ludovico IV, legata a Federico II di Svevia da lontani vincoli di parentela. Rimasta vedova, entrò nel Terz’Ordine Francescano, di cui divenne principale patrona insieme a San Luigi dei Francesi, dedicandosi a varie opere di carità. Venne proclamata santa a Perugia da papa Gregorio IX il 27 maggio 1235. È patrona dei panettieri e degli ospedalieri (secondo la tradizione, ha trasformato in rose i pani che aveva nascosto per i poveri e gli ammalati).

17 novembre 1869 –  E’ la data in cui viene inaugurato il Canale di Suez. l’opera ingegneristica tra le più grandiose della storia e con maggiori conseguenze sul piano politico-commerciale è firmata dall’italiano Luigi Negrelli, pioniere dell’ingegneria ferroviaria e civile. Il suo progetto fu approvato dalla Società di studi allorché venne ripresa l’annosa questione del taglio dell’istmo di Suez che da sempre separava il Mediterraneo dal Mar Rosso, costringendo le navi europee dirette in Asia a circumnavigare l’Africa.  I lavori partirono nel 1859, per concludersi dieci anni dopo. L’opera, lunga 163 km, venne salutata come uno strumento di progresso e a disposizione di tutti i popoli e venne inaugurata alla presenza dei più potenti sovrani del pianeta, su tutti l’imperatrice francese Eugenia.

17 novembre 1950 – In quel venerdì nasce Carlo Verdone. Degno erede della grande tradizione della commedia all’italiana, e in particolare del celebre Alberto Sordi, con le sue pellicole rappresenta, da oltre trent’anni, l’italiano medio con le proprie abitudini e manie. Romano doc, Carlo Gregorio Verdone  debutta in TV alla fine degli anni Settanta, acquisendo popolarità grazie a trasmissioni come “Non stop”. Ebbe successo con il primo film, “Un sacco bello”, che nel 1980 gli vale un David di Donatello come “attore emergente”. Nelle prove successive, da “Bianco, rosso e Verdone” a “Il mio miglior nemico”, passando per “Compagni di scuola” e “Maledetto il giorno che ti ho incontrato”, si costruisce la fama di regista e attore tra i più rappresentativi del panorama nazionale, premiato dalla critica e al botteghino.
Appassionato di musica rock e tifosissimo della Roma, è nel cast de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.

17 novembre 1970 –  In quel giorno viene brevettato il mouse.  Il topo più celebre della storia fu inventato da un ingegnere elettronico americano, Douglas Engelbart che mise a punto un rudimentale dispositivo di puntamento, costituito da un involucro di legno che racchiudeva un meccanismo di dischi metallici. In grado di muoversi solo in senso orizzontale e di determinare gli spostamenti sul piano di lavoro, il dispositivo era dotato inoltre di un pulsante che, a seconda del tipo di pressione esercitata (i click), trasmetteva segnali elettrici al sistema. Gli venne dato un nome banale, “mouse”, per la forma che vagamente richiamava quella di un topo, nella prospettiva che una sua successiva commercializzazione avrebbe comportato la scelta di un nome più serio. Ma così non fu. L’invenzione non ebbe subito un utilizzo pratico e si dovette attendere qualche anno perché venisse perfezionata ad opera di un collega di Engelbart, Bell English. A Steve Jobs fu riconosciuto il merito di aver realizzato l’assetto definitivo del mouse, cui si sarebbero ispirate le versioni successive.