«Ieri abbiamo ottenuto dal Parlamento l’autorizzazione all’unanimità a costruire un intervento fino a 25 miliardi. È una manovra senza precedenti negli ultimi decenni e noi utilizzeremo queste risorse innanzitutto per rafforzare la sanità e la Protezione civile».

Così Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, a Radio Anch’io, su Rai Radiouno, che ha ribadito che «dal punto di vista economico prima di tutto c’è il lavoro: nessuno deve perdere il lavoro per effetto del coronavirus. E questo vuol dire che stanzieremo tutte le risorse necessarie a partire dalla cassa integrazione a tutte le imprese a prescindere dalla loro dimensione, e costruiremo strumenti per supportare i lavoratori autonomi, i professionisti e le partite Iva».

Dei 25 miliardi destinati al contenimento dell’epidemia di coronavirus e al sostegno dell’economia italiana, la prima metà saranno stanziati con un decreto – legge atteso nelle prossime ore con misure che riguardano la sanità, i lavoratori, le imprese e le famiglie.

Per Lino Stoppani, vicepresidente di Confcommercio, intervistato da La Stampa, questi 25 miliardi «sono tanti» ma sono sufficienti per «non più di un quasrimestre». E ha aggiunto: «La situazione è grave per cui accettiamo tutti i provvedimenti, sperando che finiscano presto». Stoppani ha riconosciuto che il governo «intanto ci hanno ascoltato. Abbiamo chiesto provvedimenti su cassa integrazione ed estensione del fondo di integrazione salariale a chi ha meno di 15 dipendenti. Poi il differimento delle scadenze fiscali e un aiuto per la liquidità delle imprese per esempio la moratoria sui mutui. Le dichiarazioni di Conte mi pare che vadano vrso un buon esito di queste richieste. I 25 miliardi sono tanti ma bisogna vedere quanto dura la crisi».

Per Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, in un’intervista al Giornale, lo stanziamento dei 25 miliardi rappresenta «un successo dell’Italia, una boccata d’ossigeno per le famiglie e le imprese messe alle corde dal Coronavirus, ma mi lasci dire che è anche una vittoria di Forza Italia e del centrodestra. È dal 10 febbraio che chiedevamo un intervento shock. All’inizio il governo aveva disposto uno scostamento di bilancio da 3,6 miliardi, poi siamo arrivati a 7,4 e quindi a 10. Ora invece abbiamo votato uno sforamento di 20 miliardi che in realtà ne vale 25 e libera risorse per le famiglie e le imprese già in ginocchio». «Sicuramente l’Europa – ha aggiunto la Gelmini –  ha compreso il dramma che si sta vivendo in Lombardia e in tutto il Nord e ha concesso nei fatti uno sforamento inimmaginabile anche solo qualche giorno fa. Hanno accolto di fatto i nostri numeri, numeri che Gualtieri non aveva nemmeno preso in considerazione quando li avevamo proposti. Questo è il primo passo, ma io vedo almeno tre capitoli fondamentali. Ammortizzatori sociali per tutti, perché la crisi non fa distinzioni: i dipendenti delle piccole e medie imprese, gli stagionali, le partite Iva, i collaboratori degli studi. professionali. Chi non lavora deve prendere lo stipendio e lo Stato deve farsi carico di questa emergenza».

Infine, per il governatore del Veneto Luca Zaia «c’è un rischio collasso anche dal punto di vista economico, il governo sappia che le nostre imprese hanno bisogno d’aiuto, serve oltre a un piano Marshall sanitario anche un piano per le imprese, 25 miliardi di euro sono solo un punto di partenza e non di arrivo».

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