25 settembre Sante Aurelia e Neomisia. Nacquero in Asia Occidentale da una famiglia nobile. Rimaste orfane in età giovanile, diventarono subito schiave e furono condotte in Tracia un’antica regione della Grecia. Liberate dalla schiavitù dei Maomettani, si recarono in pellegrinaggio nei santi per predicare il Vangelo di Gesù Cristo, adorare il Signore e pregarlo. Arrivarono in Italia dopo essere state in Puglia e in Lucania, si stabilirono a Roma dove visitarono le memorie dei Santi Apostoli e ricevettero la benedizione del Santo Padre. Lasciarono Roma incamminandosi per la via Latina. In quel tempo quei luoghi erano infestati da soldati Saraceni, che le catturarono e frustarono crudelmente, per la ripugnanza ad arrendersi ai loro voleri. Si salvarono e con la scarsa forza rimasta, ripresero il viaggio e raggiunsero a stento Anagni, villaggio dell’Agro Anagnino, dove furono accolte da una donna impietosita dalle loro dolorose e gravi condizioni. Furono costrette a trattenersi nel paese e durante le orazioni notturne nella chiesa parrocchiale un angelo preannunciò la loro salita in paradiso. Il 25 settembre la morte delle due sorelle martirizzate fu annunziata dal suono delle campane e i loro corpi furono lasciati prima nel borgo Macerata, poi a causa di scorrerie di barbari furono portati nel monastero di Santa Reparata e successivamente nella Basilica inferiore della Cattedrale, dove riposano tuttora accanto alle reliquie di S. Secondina.

25 settembre 1066 – La Battaglia di Stamford Bridge segna la fine dell’era vichinga in Inghilterra. Con epoca o era dei vichinghi si intende convenzionalmente quel periodo storico caratterizzato dall’espansione di popolazioni nord-germaniche che va dai primi saccheggi documentati attorno al 790 fino alla Conquista normanna dell’Inghilterra del 1066. I vichinghi stessi erano Normanni, stanziati sulle coste scandinave (al riparo nei fiordi) e dediti all’attività corsara.

25 settembre 1979 – La mafia uccide il magistrato e politico italiano Cesare Terranova. Si distinse per aver processato e condannato all’ergastolo, nel 1974, la “Primula rossa” di Corleone, Luciano Liggio (già assolto al processo di Bari).

25 settembre 2005 -Il caso Aldrovandi è la vicenda giudiziaria e di cronaca che ruota intorno all’uccisione del diciottenne Federico Aldrovandi, studente ferrarese, deceduto il 25 settembre 2005. Il 6 luglio 2009 quattro poliziotti vengono condannati in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi”. Il 21 giugno 2012, dopo l’iter giudiziario, la Corte di cassazione ha confermato la condanna.