Ha ereditato tre miliardi di lire ma per la legge quei soldi non possono essere cambiati in euro. E’ successo ad un bancario romano al quale il nonno paterno, imprenditore di discreto successo, ha lasciato in eredità una fortuna che però al momento vale zero.
Secondo la legge italiana, infatti, la conversione delle lire in euro poteva essere fatta entro 10 anni dall’entrata in vigore della nuova moneta, quindi non oltre il 2012. Luigi C., questo il nome del funzionario di banca romano, sta provando, con l’aiuto dei suoi avvocati, a risolvere la questione sostenendo che i 10 anni dovrebbero contarsi a partire da quando si scopre di essere in possesso del denaro e non dall’entrata in vigore dell’euro. “Come potevo fare richiesta per una somma che neanche sapevo di avere?”, sostiene l’erede.
I tre miliardi di lire, tutti in contanti, erano contenuti in una cassetta di sicurezza presso la Ubs di Lugano. Adesso Luigi si ritrova con qualche valigia piena di contante che però potrebbe rivelarsi solo carta straccia.
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