5 maggio Sant’Angelo da Gerusalemme . Il 5 maggio si celebra in tutta la Chiesa Cattolica la memoria liturgica di Sant’ Angelo da Gerusalemme (Gerusalemme, 2 marzo 1185 – Licata, 5 maggio 1225). E’  stato un religioso carmelitano che morì martire. Le reliquie vennero traslate nel 1656 in una chiesa a lui dedicata: l’edificio venne eretto dagli abitanti della città come ringraziamento per la scampata epidemia di peste, che aveva colpito il Vicereame di Napoli nel 1656. L’approvazione del culto venne concessa da papa Pio II e la Chiesa cattolica lo festeggia il giorno della sua morte. Il santo è patrono di Licata e Sant’Angelo Muxaro ed è molto venerato in tutta la Sicilia.

5 maggio 1821 – In quel giorno muore in esilio a Sant’Elena, a soli 52 anni, Napoleone Bonaparte. Nato in Corsica, ad Ajaccio, Napoleone proviene da una famiglia della piccola borghesia, fa carriera nell’esercito, sposa la causa della rivoluzione francese e sfruttando la sua popolarità, e i suoi meriti come condottiero, inizia la carriera politica che corona con un colpo di stato che porta all’instaurazione del consolato. L’uomo nuovo diventa imperatore dei francesi dal 1804 al 1814 e poi per 100 giorni nel 1815, prima di essere definitivamente sconfitto a Waterloo e costretto in esilio. Tra le sue opere più significative e durature è il Codice napoleonico, o Codice civile, che conferma le maggiori conquiste della Rivoluzione: l’uguaglianza giuridica, la libertà religiosa, il diritto di proprietà privata e la laicità dello stato.

5 maggio 1860 – In quella notte dallo scoglio di Quarto, nei pressi di Genova partono i due piroscafi “Piemonte” e “Lombardo” carichi di più di mille patrioti guidati da Giuseppe Garibaldi. I mille sbarcano l’11 maggio, a Marsala, in Sicilia, e iniziano la conquista dell’isola battendosi contro l’esercito borbonico. Nei mesi successivi, risalgono la penisola italiana: attraversano la Calabria, entrano trionfalmente a Napoli il 7 settembre, e sconfiggono definitivamente l’esercito borbonico e la monarchia il 1 e il 2 ottobre nella battaglia del Volturno. È un passo decisivo verso l’unificazione dell’Italia

5 maggio 1946 – In quella data nasce il primo concorso a pronostici, la prima schedina, da un ‘idea di tre giornalisti sportivi Massimo della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo. Le scommesse si basano sui risultati delle partite domenicali di Serie A, B, C1 e C2, e prendono il nome di Sisal, dalla società che lo gestisce. La posta di gioco è di 30 lire e vengono raccolte giocate per 1.032.000 lire. Il montepremi raggiunge 463.146 lire e viene aggiudicato interamente a un unico concorrente, che vince totalizzando 12 punti.