Dramma a Mortara, in provincia di Pavia.

Ieri, mercoledì 18 gennaio, un uomo di 64 anni, residente a Borgolavezzaro (Novara) è stato trovato morto all’interno della sua vecchia Opel Corsa in cui aveva passato la notte, posteggiata a pochi passi da un impermercato.

Si pensa che l’uomo sia morto a causa del freddo intenso delle prime ore del mattino, con la temperatura scesa fino a zero gradi. A notare la vettura, posteggiata in un punto inconsueto, è stato intorno alle 10 un passante, che ha scorto all’interno un uomo che sembrava dormisse, avvolto in una trapunta. Ha cercato di svegliarlo, senza ottenere risposta, e allora si è preoccupato e ha lanciato l’allarme al 112, dato che la Opel era chiusa.

I vigili del fuoco hanno spaccato il finestrino, poi i sanitari del 118 hanno constatato il decesso, avvenuto da alcune ore. L’uomo, dopo la morte della compagna la scorsa primavera, aveva ricevuto sfratto. Da allora dormiva in auto, salvo a volte ottenere una ospitalità temporeanea da un amico.

Cos’è l’ipotermia

Il 64enne, quindi, potrebbe essere morto di ipotermia, una condizione medica in cui la temperatura del corpo scende al di sotto dei valori normali, solitamente inferiore a 35°C. È causata da una perdita di calore eccessiva o da un’insufficiente produzione di calore.

L’ipotermia può essere provocata da una varietà di fattori, tra cui esposizione prolungata al freddo, immersione in acqua fredda, malattie che compromettono la capacità del corpo di produrre o trattenere il calore e l’uso di farmaci che possono influire sulla termoregolazione del corpo.

I sintomi dell’ipotermia possono variare a seconda della gravità della condizione, ma possono comprendere brividi, debolezza, confusione, sonnolenza, battiti cardiaci lenti e respirazione superficiale. L’ipotermia grave può portare al coma e alla morte, come purtropo successo al 64enne.

Il trattamento per l’ipotermia comprende il riscaldamento del corpo e il ripristino della circolazione sanguigna attraverso la somministrazione di fluidi caldi, l’utilizzo di coperte riscaldate, l’esposizione a fonti di calore e, nei casi più gravi, la rianimazione cardiopolmonare. È importante riscaldare il corpo gradualmente per evitare ulteriori danni ai tessuti del corpo.