7 marzo Sante Perpetua e Felicita. Il 7 marzo si celebra in tutta la Chiesa cattolica la memoria liturgica di Sante Perpetua e Felicita. Furono due giovani cristiane che subirono il martirio sotto l’imperatore Settimio Severo insieme a Saturo, Revocato, Saturnino e Secondino. Il culto delle due sante e dei loro compagni martiri ebbe straordinaria e immediata diffusione: sono pervenute anche alcune omelie di Agostino, pronunciate proprio in occasione della loro festa. Il loro attributo iconografico è la palma del martirio.

7 marzo 1876 –  In quel martedì Alexander Graham Bell ottiene il brevetto del telefono. Una “macchina parlante” che attraverso un cavo mette in contatto due persone distanti tra loro. Si tratta dispositivo, munito di un microfono e di un ricevitore, in grado di trasformare vibrazioni acustiche in impulsi elettrici e nuovamente in suoni in modo che esse possano essere trasmesse a distanza a un apparecchio similare. L’invenzione è destinata a cambiare per sempre la comunicazione umana.

7 marzo 1912 – In quel giorno viene reso noto il successo della spedizione antartica di Roald Amundsen. Con una spedizione composta da 5 uomini, l’esploratore norvegese aveva raggiunto il Polo Sud il 14 dicembre 1911, trentacinque giorni prima della spedizione guidata dall’inglese Robert Falcon Scott. Dal momento che nessuna delle due spedizioni aveva portato con sé il telegrafo senza fili, che avrebbe consentito loro di comunicare direttamente dal Polo, il successo della spedizione di Amundsen viene reso noto oltre un anno dopo attraverso le pagine del libro The South Pole: An Account of the Norwegian Antarctic Expedition in the Fram, 1910-1912 .

7 marzo 1999 – In quella data muore a 77 anni, stroncato da un infarto, Stanley Kubrick considerato uno dei più importanti registi del ventesimo secolo . Ebreo americano trasferitosi in Inghilterra, Kubrick ha collezionato capolavori, spaziando in generi totalmente diversi tra loro. Da ‘Arancia Meccanica’ a ‘Lolita’, da ‘2001 Odissea nello Spazio’, a ‘Barry Lyndon’ fino al suo ultimo lavoro ‘Eyes Wide shut’, Kubrick ha imposto uno stile lontano dai canoni hollywoodiani capace di esplorare con un uso straordinario delle immagini e della musica i lati più inquietanti e insieme più poetici della natura umana.