Michele Beltramone, 80 anni, ex idraulico, ha avuto l’idea della casa che gira un giorno in cui stava montando un palco per il ballo liscio. Non ci stupiremmo se questo fosse accaduto in una grande città del mondo ma siamo a Barge, vicino a. Cuneo. Lì abita chi l’ha progettata e costruita 30 anni fa: un uomo che ha la quinta elementare, a riprova che l’ingegno non è correlato alla Cultura. Possedeva un appezzamento di terreno esposto al sole e da cui si godeva una stupenda vista su tutta la pianura, fino a Torino e alle Langhe.

Ne parlò con un amico geometra davanti a un bicchiere di vino e questi gli fece notare che quella zona era terra di funghi. Da qui l’idea di costruire una casa con quella forma ma che, in aggiunta, girasse su se stessa. Da questa chiacchierata passò qualche anno e un giorno, mentre Beltramone stava aiutando degli amici a montare un palco per il ballo liscio, si ricordò del progetto e iniziò a disegnare per terra, tra la meraviglia dei paesani. Si rese conto che la disposizione delle stanze era fattibile nella modalità da lui voluta ed iniziò i lavori. Era il 1983 e sono finiti nel 1986, 30 anni fa. Ingranaggi e motore sono un’altra delle creazioni dell’eclettico Beltramone.

“Il motore, 2 cavalli, è alimentato a elettricità – ha spiegato alla Stampa- consuma pochissimo, come una vecchia lampadina da 100 candele, e permette alla casa di girare su stessa in 56 minuti. Questa è la velocità massima, mentre con quella minima la rivoluzione completa si compie in 24 ore. Così, quando sto seduto in cucina tutto il giorno, sono sempre baciato dal sole. Ho assemblato pezzi, ingranaggi, rotelle, pulegge, acquistando qualcosa e recuperando altro. Ho usato anche parti di una vecchia Mercedes”.

Il peso totale dell’edificio è di 4 mila quintali: L’altezza dell’edificio è di oltre 8 metri. L’abitazione ha un diametro di 16 metri, mentre il «piedistallo» è largo 5. All’interno sono state ricavate 7 stanze, di cui due bagni. Il tetto è formato da una cupola in acciaio inox, sotto il quale ci sono putrelle e tiranti che formano la struttura della casa e le danno solidità. Beltramone ha ricevuto tante richieste di vendita ma ha sempre rifiutato, anzi ha già costruito la sua tomba con delle caratteristiche architettoniche che la rendono unica. La Casa è un progetto che porterà con se nella tomba, è un sogno realizzato dove trascorre i suoi giorni e che gestisce come e quando vuole. Ad esempio, quando riceve degli amici, aziona il sistema e la casa inizia a girare provocando sensazioni particolari, ammirazione e stupore per quest’uomo per aver realizzato un capolavoro che suscita la curiosità anche degli addetti ai lavori. Non c’è età per realizzare i sogni, in gioventù c’è l’estro, la fantasia, nell’età matura la conoscenza e l’esperienza che aiutano e motivano ogni giorno che rimane da vivere. Chissà, ci viene da pensare, quanti Beltramone ci sono nel nostro paese che, se aiutati dalla Società e dallo Stato, potrebbero realizzare opere anche di utilità per tutti. Piccola riflessione: non discriminiamo i vecchi, essi sono il nostro passato e nessun popolo può avere un futuro se non ha un passato.