Tre giorni fa, ad Alberobello, in provincia di Bari, in Puglia, un gatto di nome Grey è stato colpita da un calcio da una ragazzina, finendo nelle acque gelide di una fontana, dove ha purtroppo trovato la morte per congelamento e annegamento.

Questo crudele atto è stato registrato e condiviso sui social media da un testimone, probabilmente un’amica della responsabile, che ha accompagnato il video con una didascalia provocatoria: “Ciao amò, beccati un po’ di notorietà”.

La pubblicazione ha suscitato grande indignazione online e tra i residenti di Alberobello. Grey apparteneva a una colonia felina che viveva vicino all’ufficio comunale, non lontano da un bar la cui proprietaria si prendeva cura dei gatti.

Secondo quanto riportato su Facebook, l’incidente è avvenuto di notte, in condizioni di freddo intenso, e il povero animale è morto in modo atroce. La giovane responsabile è stata denunciata alle autorità.

“Scioccata la titolare del bar che si occupava di Grey”

Ilania Barnaba, referente dell’associazione a tutela degli animali Anta Odv di Alberobello, ha raccontato l’orrore provato a Catia, la ragazza che si prendeva cura del gatto: “All’inizio ha pensato che il suo Grey fosse caduto accidentalmente nella fontana che qui ad Alberobello chiamiamo vasca dei pesci. Quando invece ha ricevuto il video ha compreso cosa era successo ed è rimasta scioccata”.

Il felino è stato trovato dalla barista nella fontana: “Catia è titolare del bar del Comune e curava una colonia composta da cinque o sei gatti tutti sterilizzati dalla Asl – ha aggiunto Barnaba – Grey era vecchietto e malaticcio e non era stato sterilizzato. Ultimamente non riusciva neppure a mangiare e veniva alimentato con delle mousse perché non era in grado di masticare i croccantini. Era molto coccolone e spesso i turisti si avvicinavano a lui per accarezzarlo”.

“Quei filmati, quelle foto e soprattutto le risate di chi colpiva Grey e di chi immortalava quella scena tremenda con il cellulare, sono stati un colpo al cuore”, ha riferito, l’animalista evidenziando che “quando a Catia sono arrivate le immagini, non credeva ai suoi occhi. Non riusciva a capacitarsi della stupidità e delle crudeltà di persone che hanno 15 o 16 anni”.

La barista ha sporto denuncia ai carabinieri.