Ad Andria, in provincia di Bari, in Puglia, 10 studenti del Liceo Colasanto rischiano la sospensione perché, come merenda, hanno deciso di portare in classe la pasta al forno. I ragazzi, infatti, si sarebbero presentati in aula con vaschette monoporzione di tagliatelle cotte al forno.
Il preside Cosimo Antio Strazzeri ha spiegato la motivazione del provvedimento disciplinare: “Al Colasanto non facciamo doppi turni, non abbiamo una mensa autorizzata dalla Asl dove poter gestire cibi caldi. Oltretutto, siamo in emergenza sanitaria da Covid-19 ed è inimmaginabile manipolare cibi cotti; è vietato se non autorizzato dagli organismi competenti: questo ci impone un rispetto delle regole e massima attenzione dal punto di vista igienico e sanitario”.
Il preside, avvertito dal vicepreside e dai professori, si è recato in classe e ha ammonito gli studenti ‘colpevoli’: “È questo un luogo deputato all’insegnamento e non alla consumazione di pasti caldi che è impossibile consumare in 10 minuti (il tempo previsto per la ricreazione, n.d.r.) compromettendo anche la fase digestiva. Al Colasanto non è previsto il rientro ed è ingiustificata l’introduzione di cibi caldi dall’esterno e di incerta provenienza”.
Il preside Strazzeri ha aggiunto: “Al Colasanto si fanno cose più serie e che non è tollerabile un atteggiamento di violazione delle regole igieniche e di buonsenso. A breve inaugureremo una importante mostra d’arte e ci sono in serbo tante novità su cui sarebbe meglio soffermare anche l’attenzione dei media. Non voglia essere ricordati come la scuola dei ‘maccheroni!'”.