Colpo all’alba delle forze speciali dei Carabinieri a Foggia. Arrestato Leonardo Gesualdo, latitante dal 2020 e figura chiave della criminalità organizzata foggiana.

Leonardo Gesualdo, 39 anni, considerato uno degli esponenti di spicco della Società foggiana, è stato arrestato all’alba di oggi in un’operazione fulminea dei Carabinieri del Gis (Gruppo di Intervento Speciale), nella periferia di Foggia. L’uomo era ricercato dal 2020 dopo essere sfuggito al maxi-blitz “Decimabis”, ed era già stato condannato in primo grado a 12 anni per associazione mafiosa.

Era nella lista dei latitanti più pericolosi d’Italia

Il suo nome figurava tra quelli dei latitanti più pericolosi a livello nazionale. Da anni sfuggiva alla cattura, muovendosi nell’ombra, probabilmente protetto da una fitta rete di complicità. Le forze dell’ordine, però, non hanno mai smesso di cercarlo. L’indagine, portata avanti con discrezione e determinazione dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Bari, diretta dal procuratore Roberto Rossi.

Un’operazione chirurgica: arrestato nel sonno

Il blitz è scattato all’alba. I reparti speciali del Gis hanno fatto irruzione in un appartamento alla periferia della città. All’interno, nascosto in una stanza, c’era proprio lui: Leonardo Gesualdo. Era ancora addormentato quando le “teste di cuoio” hanno fatto esplodere l’ingresso, sorprendendolo nel sonno. Non ha opposto resistenza. Nonostante fosse armato – nel covo è stata trovata una pistola con matricola abrasa, con il caricatore inserito e sei colpi pronti – il latitante si è arreso senza reagire. Un dettaglio che ha reso l’operazione ancora più rapida e priva di conseguenze per gli operatori.

Una lunga latitanza dopo il blitz “Decimabis”

Leonardo Gesualdo era riuscito a far perdere le proprie tracce nel 2020, in seguito all’operazione “Decimabis”, un massiccio blitz che aveva smantellato parte dell’organizzazione mafiosa foggiana. Quell’operazione rappresentò un momento spartiacque per la criminalità organizzata in Capitanata, con decine di arresti e un segnale chiaro dello Stato contro le mafie locali. Gesualdo, però, riuscì a sfuggire. Da allora, le ricerche non si sono mai interrotte. Gli investigatori hanno seguito ogni possibile pista, fino a localizzare nei giorni scorsi l’edificio che lo ospitava, in una zona appartata della periferia di Foggia.

Le indagini e il ruolo della DDA di Bari

Determinante, ancora una volta, il ruolo della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, che ha coordinato l’intera attività investigativa. Sotto la guida del procuratore Roberto Rossi, gli inquirenti hanno ricostruito i movimenti e i contatti del latitante, tracciando una mappa della rete che lo proteggeva e individuando infine il suo nascondiglio. L’operazione si è svolta con estrema discrezione. Solo una volta avute le certezze necessarie, le forze speciali sono entrate in azione.

Chi è Leonardo Gesualdo

Leonardo Gesualdo, 39 anni, è noto alle cronache giudiziarie da tempo. Considerato un affiliato di rilievo della Società foggiana, era coinvolto in attività mafiose che spaziavano dal racket alla gestione di traffici illeciti nel territorio della Capitanata.

La sua condanna in primo grado a 12 anni per associazione mafiosa rappresenta solo una parte del percorso giudiziario che lo riguarda. Ora, con la sua cattura, si aprono nuovi scenari: potrebbero emergere dettagli importanti su dinamiche interne all’organizzazione, eventuali fiancheggiatori e complici, e sulle modalità con cui ha potuto restare nascosto per oltre cinque anni.

FAQ

Chi è Leonardo Gesualdo?
Un pregiudicato foggiano di 39 anni, ritenuto esponente di spicco della Società foggiana, ricercato dal 2020.

Perché era latitante?
È sfuggito al blitz “Decimabis” del 2020 ed era già condannato a 12 anni per associazione mafiosa.

Dove è stato arrestato?
In un’abitazione alla periferia di Foggia, durante un blitz dei carabinieri del Gis.

Era armato?
Sì, con una pistola con matricola abrasa e sei colpi, ma non ha opposto resistenza.