L’Iran ha avviato l’operazione ‘Soleimani Martire’ lanciando alcuni missili contro la base Ayn al-Asad in Iraq. Lo ha riportato la tv iraniana citando la Guardia Rivoluzionaria.

«Questa mattina, coraggiosi combattenti dell’Air Force dell’IRGC hanno lanciato un’operazione di successo chiamata Operazione Martire Soleimani, con il codice ‘Oh Zahra’ sparando decine di missili terra-terra sulla base delle forze terroristiche e invasive degli Stati Uniti», ha riferito l’agenzia iraniana Isna.

Si è appreso che la base aerea statunitense è stata bersagliata da attacchi multipli con razzi: si parla di 35 missili lanciati. Così la Bbc, precisando che al momento non ci sono indicazioni su eventuali vittime. L’attacco è conseguente le minacce di rappresaglie dell’Iran a seguito dell’uccisione del generale Qasem Soleimani in un raid Usa a Baghdad.

Il Pentagono, che ha confermato l’attacco, sta lavorando per stabilire quali sono i danni iniziali dell’attacco missilistico dell’Iran in Iraq. Lo ha affermato una nota del Dipartimento alla difesa americano, spiegando che l’attacco ha riguardato due basi dove si trovano le forze Usa: quella di al-Asad e quella di Erbil.

L’Iran ha dato il via ad un secondo round di attacchi contro le basi militari americane, così la televisione iraniana.

Il personale del contingente militare italiano ad Erbil si è radunato in un’area di sicurezza, secondo quanto appreso dall’Ansa, dopo l’attacco di questa sera. I militari italiani si sarebbero rifugiati in appositi bunker e risultano tutti illesi.

Notizia in aggiornamento.

 

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