In Australia, dove il numero degli animali deceduti ha superato il miliardo, gli elicotteri vengono utilizzati anche per nutrire la fauna selvatica messa a durissima prova dagli incendi.

Il governo del Nuovo Galles del Sud ha, infatti, cominciato a produrre cibo in abbondanza, scaricando dall’alto migliaia di chilogrammi di carote e patate dolci. Come riportato sul Daily Mail, questa missione ha anche un nome Operation Rock Wallaby e l’obiettivo di salvare la popolazione marsupiale dello Stato. In totale, sono già stati distribuiti oltre 2.200 chilogrami di verdure fresche per tutti quegli animali che, seppur sfuggiti alle fiamme, sono rimasti senza una fonte di cibo.

Nello specifico, i wallaby (sorta di canguri più piccoli), già sotto stress a causa della siccità, rischiano di non sopravvivere senza l’aiuto dell’uomo. Tra l’altro, si tratta di una specie già in pericolo prima degli incendi.

Oltre al cibo, a bordo degli elicotteri ci sono anche team di veterinari per raggiungere gli animali nelle zone più colpite dalle fiamme così da curarli. Questo, ad esempio, è il caso dei dottori Elaine Ong e Chris Barton che hanno noleggiato un velivolo lo scorso fine settimana e hanno già portato nell’area di Mallacoota due carichi di cibo e di provviste veterinarie per un totale di tre tonnellate di alimenti. Inoltre, hanno portato con sé un generatore elettrico per eventuali interventi.

Come riferito da Lyn White, portavoce di Animals Australia, lo scopo dei volontari è assicurarsi che la fauna selvatica sopravvissuta agli incendi non muoia per la mancanza di cibo: «Con le strade probabilmente chiuse per settimane – ha detto – il rischio di fame è molto reale».

L’organizzazione animalista ha dovuto, comunque, lottare per ottenere e soprattutto diffondere le provviste per gli animali, viste anche le condizioni climatiche. Fortunatamente, però, nelle ultime ore il cielo è più limpido, permettendo così di calare dall’alto il cibo.

L’associazione, infine, ha ringraziato il mondo intero per la sensibilità e le donazioni: «Oggi il nostro obiettivo principale è garantire che questi fondi siano distribuiti dove avranno l’impatto più diretto e significativo per gli animali». Buon lavoro.

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