È costato carissimo un caffè bevuto davanti a un bar a un giovane di Aosta. Il ragazzo, infatti, è stato sanzionato dai NAS mentre lo stava sorseggiando in via Aubert.

Per lui una multa da 280 euro con questa motivazione: «Non rispettava il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati».

Intervistato da La Stampa, il giovane ha spiegato: «Sono uscito con il cane, ho incontrato per caso un cugino e abbiamo deciso di prendere un caffè. Eravamo davanti al bar a due metri e mezzo di distanza. Hanno detto che dovevi prendere il caffè e andartene. Questo è solo lo Stato che vuole fare cassa».

I NAS sono entrati anche nel bar ma il titolare, Vincenzo Gullone, ha raccontato di non essere stato multato ma ha dovuto spostare le botti davanti al locale perché i clienti le potevano usare come punti di appoggio.

Stando all’ordinanza regionale, è ammesso solo l’asporto del cibo e delle bevande e non vanno consumate né all’interno del locale né «in prossimità degli stessi».

Il titolare, in relazione a ciò, si è chiesto: «Noi diciamo di allontanarsi, ma quanto, qual è la distanza? Come dobbiamo interpretarla? Abbiamo messo in piedi tutte le accortezze, spostato i punti di appoggio possibili da davanti il locale, ma come facciamo per esempio a sapere se due persone sono marito e moglie?».

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