La decisione di Beppe Grillo di richiedere formalmente la ripetizione della votazione della Costituente M5S ha acceso un acceso dibattito all’interno del Movimento 5 Stelle. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il fondatore del M5S avrebbe comunicato la sua volontà in qualità di Garante, puntando in particolare sulle consultazioni che mettono in discussione il suo stesso ruolo.

Il primo a parlarne pubblicamente è stato Danilo Toninelli, che nel pomeriggio di ieri ha confermato le intenzioni di Grillo. Questo sviluppo ha scatenato reazioni contrastanti, con alcune voci critiche all’interno del Movimento che vedono nella decisione un tentativo di limitare la democrazia interna.

Baldino: “Grillo ha facoltà, ma ascolti la base”

Sulla questione è intervenuta anche la deputata Vittoria Baldino, che a Tagadà su La7 ha espresso il suo punto di vista: “È una facoltà che lo statuto gli attribuisce, statuto che però gli iscritti ci hanno detto che va cambiato, perché quello di Garante effettivamente è un ruolo con dei poteri abnormi. Quindi Beppe ha la facoltà e le prerogative di fare e strafare quello che vuole, ma a un certo punto dovrà prendere atto di quello che la base vuole”.

La Baldino ha poi aggiunto: “L’indicazione degli iscritti è stata chiara: io gli sconsiglierei di fare la Democrazia Cristiana 2.0 con la battaglia sul simbolo e lo scudo crociato perché mi sembra davvero una fine ingloriosa”.

Conte: “Nessun cavillo, la volontà della base è chiara”

Dopo la richiesta di Grillo, anche il presidente del Movimento, Giuseppe Conte, ha espresso la sua posizione, pur evitando dichiarazioni ufficiali. Fonti vicine a Conte riferiscono che l’ex premier ha accolto la decisione di Grillo con serenità, ritenendo che gli iscritti abbiano già dimostrato la loro volontà di voltare pagina.

“Non abbiamo intenzione di vestire i panni dell’azzeccagarbugli”, è stato il commento, sottolineando che la richiesta di Grillo sarà esaminata dagli organi collegiali prima di sottoporla nuovamente agli iscritti.