Beppe Grillo, fondatore del MoVimento 5 Stelle, sul suo blog rilancia la proposta del diritto di voto da estensere ai 16enni.
Scrive Grillo: “Se un 16enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?”.
“A 16 anni – afferma – puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. Un giovane non può determinare il suo futuro attraverso la scelta del governo nazionale del suo Paese”.
Il fondatore del Movimento ha spiegato che si tratta di “ragazze e ragazzi sospesi, già ampiamente maturi e preparati vengono tenuti fuori dalle scelte politiche”. “Che mondo li aspetta con le decisioni folli fatte dalle generazioni che li hanno preceduti? Generazioni che probabilmente malediranno in futuro? Se un sedicenne è ‘immaturo’ come giudicare maturi o saggi coloro che investono in armi, distruggono l’ambiente, scatenano le guerre, che gli sottraggono il diritto alla pensione e al lavoro?”.
“Da anni – ha aggiunto – il M5S porta avanti questa battaglia generazionale. Nel 2013 abbiamo votato per l’estensione del voto ai sedicenni nella riforma della legge elettorale europea e presentammo in Parlamento una mozione di riforma costituzionale e istituzionale per estendere il voto anche ai referendum popolari sulla modifica di governo e di Stato. Come sempre, entrambe le proposte furono bocciate”.
“Il voto a 16 anni – ha concluso Grillo – esiste già in molti Stati. Ora, è arrivato il momento di ascoltare le nuove generazioni, estendendo il diritto di voto ai sedicenni”.
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