Beppe Grillo, in un video pubblicato su Facebook, si è sfogato così: «Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi… io voglio chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo. Allora perché non li avete arrestati? Perché vi sete resi conto che non è vero niente, non c’è stato niente perché chi viene stuprato e fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano. Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perché ci vado io in galera».
E ancora: «E poi c’è tutto un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c’è un grupppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il pisello, così… perché sono quattro coglioni».
Alessandro Di Battista, in una risposta al post del fondatore del MoVimento 5 Stelle, ha scritto: «Sei un papà e ti capisco. Spero che tutto si possa chiarire e alla svelta. Immagino siano stati due anni difficilissimi. Coraggio Beppe».
La Lega, però, ha commentato così le parole del comico genovese: «Da Grillo garantismo a giorni alterni. Il sabato Salvini è colpevole, il lunedì suo figlio è innocente».
Infine, il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, su Twitter ha affermato: «Caro Grillo, capisco il dolore di un padre, ma se c’è una denuncia si indaga. E processare, assolvere o condannare spetta ai giudici, non ai parenti».
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