Ospite di Porta a Porta, il programma condotto da Bruno Vespa su Raiuno, Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha affermato: “Putin è caduto in una situazione veramente difficile e drammatica. Dico è caduto perché stata una missione delle due Repubbliche filorusse del Donbass che è andata a Mosca, ha parlato con tutti quanti, con le radio, la stampa, le televisioni, con la gente del partito, con i ministri del partito, e poi sono andati da lui e gli hanno detto: ‘Zelensky, ha aumentato gli attacchi delle sue forze contro le nostre forze sui nostri confini, siamo a 16 mila morti, per favore difendici, perché se non ci difendi tu non sappiamo dove potremo arrivare”.

“Putin – ha proseguito l’ex premier – è stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito, dai suoi ministri, a inventarsi a questa operazione speciale, per cui le truppe russe sarebbero dovute arrivare a Kiev in una settimana, e sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky, e un’altra settimana tornare indietro. Invece hanno trovato una resistenza imprevista e imprevedibile da parte delle truppe ucraine, che poi sono state anche foraggiate con armi di tutti i tipi da parte dell’Occidente”.

“E ora – ha continuato – aumentano i morti, la situazione nell’Ucraina è diventata difficile da tenere sotto controllo, perché, non ho capito il motivo, le truppe russe si sono sparse in giro per l’Ucraina, mentre secondo me avrebbero dovuto soltanto fermarsi intorno a Kiev. Mi sento male quando sento parlare dei morti, perché ho sempre ritenuto la guerra la follia delle follie, ma vedere quello che sta avvenendo adesso, con persone che ammazzano delle altre persone che non conoscono neppure, mi pare una cosa folle inimmaginabile”.

Le reazioni

Le parole di Berlusconi – soprattutto la convinzione che l’obiettivo di Putin era “sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky” – hanno scatenato varie reazioni.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva: “Credo che Berlusconi non sia la persona più adatta con cui parlare di Putin. Io credo che ci sia bisogno di avere serietà in questo Paese, perché se abbiamo le bollette così alte la colpa è in parte della tensione geopolitiche internazionali, ma in parte è colpa anche dei no che sono stati detti. I no ai termovalorizzatori, ai rigassificatori, alle trivelle, al gas e al petrolio. Parliamo di cose serie, Berlusconi è stato uno di quelli che ha detto no alle trivelle nell’Adriatico. Berlusconi come la Meloni e Conte hanno detto no al nostro progetto di portare fuori il gas. Oggi la conseguenza è che le bollette costano di più”.

Enrico Letta, segretario del Partito Democratico: le parole di Berlusconi sull’Ucraina “sono scandalose e gravissime. Chiedo a Meloni se le condivide e se gli italiani le possono condividere. È inimmaginabile ascoltare queste parole sconclusionate, che fanno un piacere a Putin, da un leader occidentale.

Matteo Salvini, leader della Lega, a 102.5: “Berlusconi dice che Putin è stato spinto a invadere l’Ucraina, voleva mettere persone perbene a Kiev? Non mi fate interpretare, io dico che faremo di tutto per fermare la guerra quando saremo al governo. Ma prima il giudizio su Putin era positivo da parte da tutti, ma ora giustificazioni per chi invade non ce ne sono”.

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