Il presidente degli Stati Uniti d’Americaa Joe Biden ha affermato che sarà usata la forza militare se Taiwan dovesse essere attaccata dalla Cina. Si tratta di un definitivo segnale di allontamento dalla politica decennale di Washington della cosiddetta ambiguità strategica verso Pechino. Biden lo ha detto in Giappone, nella seconda tappa del primo viaggio in Asia orientale da quando è in carica.

Biden, rispondendo alle domande di un giornalista su Taiwan, durante la conferenza stampa con il primo ministro giapponese Fumio Kishida, ha affermato che difendere Taiwan è un “impegno che abbiamo preso”, aggiungendo che mentre gli Stati Uniti sono d’accordo con la “politica della Cina unica” – che sostiene che c’è una sola Cina – l’idea che “Taiwan possa essere presa con la forza” non è “appropriata. Destabilizzerebbe l’intera regione”. Secondo Biden, infatti, Pechino “non ha la giurisdizione per prendere Taiwan con la forza”.

Il ministero degli Affari esteri di Taiwan ha dichiarato di avere accolto con favore le parole di Biden per avere “riaffermato” il “fermo impegno di Washington nei confronti di Taiwan. Le sfide che la Cina pone alla sicurezza dello Stretto di Taiwan hanno suscitato grande preoccupazione nella comunità internazionale. La ferma determinazione del nostro governo a difendere la libertà, la democrazia e la sicurezza di Taiwan non è mai cambiata”.

La reazione della Cina

La Cina ha espresso “forte insoddisfazione” per le dichiarazioni da Biden e ha ricordato che Taiwan è parte inalienabile del suo territorio. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, durante la conferenza stampa quotidiana. “Nessuno dovrebbe sottovalutare la ferma determinazione, volontà e capacità di Pechino nel tutelare la propria sovranità e integrità territoriale”, ha aggiunto.

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