Non ce l’ha fatta Caterina Giovinazzo, la pensionata di 88 anni di Camporosso, in provincia di Imperia, colpita da un malore dopo aver ricevuto per errore una bolletta dell’acqua da 15.399 euro.

La stessa IREN, la società che gestisce il servizio idrico nel Comune ligure, ha ammesso lo sbaglio nella lettura del contatore. La bolletta, però, era stata pagata automaticamente dall’istituto di credito dell’88enne. In realtà, avrebbe dovuto pagare 55 euro.

La donna, dopo aver accusato il malore, era stata ricoverata all’ospedale Borea di Sanremo, dove è deceduta alla vigilia di Natale.

Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva, su X ha scritto: “La tragedia accaduta a Imperia deve farci riflettere sulla solitudine degli anziani e sulle loro paure. Anche un errore in una bolletta può essere motivo di grande ansia e preoccupazione. È una storia di fragilità che dovrebbe insegnare ad avere più attenzione alle società multi-servizi che hanno il dovere di controllare. Per tutti noi dovrebbe invece fare da monito rispetto a quanto un mondo fatto di call center e di rapporti impersonali possa essere inospitale per gli anziani a tratti ostile per i più deboli. Presenteremo in Senato una interrogazione per chiarire la vicenda”.

Lo stesso ha deciso Angelo Bonelli, deputato di AVS, eco-portavoce di Europa Verde: “Questa vicenda non può essere derubricata solo come errore. Le multiutility hanno il dovere, prima di inviare bollette a casa delle famiglie, di verificare la presenza di errori perché questi possono avere conseguenze gravi sulla vita delle persone. Ho chiesto in un’interrogazione al governo di fare chiarezza su questa drammatica vicenda”.