Chi vuole, per rinnovare gli infissi di casa, può accedere al bonus che permette la detrazione per nuove porte e finestre.
Innanzitutto, nell’ambito del Superbonus 110%, è previsto il rimborso totale della spesa sostenuta per il rinnovo degli infissi domestici. Col requisito, però, che la sostituzione avvenga all’interno di un piano di ristrutturazione, cioè con “lavori trainanti”, come definiti dalla legge. Esempio: opera di efficientamento energetico, cappotto termico, interventi per migliorare il rischio sismico, coibentazione del tetto degli edifici… La scadenza è stata fissata per il 31 dicembre 2025 e il rimborso viene accordato solo se se si sale di almeno due classi energetiche rispetto a quelle di partenza.
Il bonus infissi, poi, rientra anche all’interno del bonus ristrutturazione, per cui si può arricare a un rimborso massimo del 50% delle spese, con un importo massimo di 96mila euro. Tale rimborso viene ripartito in 10 quote annuali come rimborso IRPEF o sotto forma di scotto in fattura o cessione di credito. Naturalmente, la casa in questione dovrà risultare in ristrutturazione e sono ammessi interventi di restauro o di manutenzione straordinaria.
Inoltre, come spiegato su QuiFinanza, si può accedere a un bonus infissi tramite l’ecobonus: in questo caso è necessario che le parti sostituite o modificate delimitino un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscoltati e che garantiscanno un valore di conduttività termica minore o uguale al limite stabilito per le fasce climatiche delle differenti zone. La detrazione che si può ottenere è del 50% per una spesa massima di 60mila euro o uno sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta.
La richiesta va trasmessa all’ENEA (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro il 90° giorno della fine dei lavori.
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