Dodici anni di prigione ad uno dei maggiori trafficanti di avorio del continente Africano. La notizia, riportata in Italia dal WWF riguarda un soggetto denominato “il diavolo”.
Si tratterebbe di una delle teste del bracconaggio internazionale. Shetai, ossia “Il diavolo”, sarebbe a capo di una quindicina di bande di bracconieri operanti in cinque diversi paesi. Migliaia di elefanti avvrebbero perso la vita grazie alle sue capacità criminali. Al momento dell’arresto è stato trovato in possesso di 118 zanne.
“Come WWF ci congratuliamo con le autorità della Tanzania per l’arresto di Shetani e per la sua esemplare condanna. Il commercio illegale d’avorio sta distruggendo il patrimonio faunistico della Tanzania. Questa condanna manda un messaggio molto forte: le autorità della Tanzania stanno lavorando duramente per eliminare il bracconaggio nel Paese” ha dichiarato Amani Ngusaru, Direttore di WWF Tanzania.
La lotta ai trafficanti di fauna selvatica è una parte fondamentale per proteggere la biodiversità della Tanzania e per far crescere la popolazione degli elefanti. Il Presidente Magufuli ha fortemente supportato le azioni contro il bracconaggio chiedendo alla sicurezza federale di “arrestare tutti coloro che sono collegati al commercio illegale”.
La riserva di Selous, è la più grande area protetta della Tanzania ed ospitava la più grande concentrazione di elefanti del continente, ma il crescente commercio illegale d’avorio ha ridotto la popolazione del 90% negli ultimi 40 anni.
Una volta, erano circa 110.000 gli elefanti che vivevano nella savana, nelle zone umide e nelle foreste di Selous, ma oggi ne restano appena 15.000!
L’arresto di Sheitan è solo l’ultimo di una serie di arresti e azioni penali contro le bande di trafficanti di fauna selvatica in Tanzania.
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