Un fatto avvenuto in Toscana, nell’Oasi WWF di Rocconi, in provincia di Grosseto.

La particolarità dell’intervento è che i cacciatori che hanno trasgredito sono stati individuati grazie alla segnalazione  di altri cacciatori.

A comunicare l’avvenuta operazione di polizia è lo stesso WWF di Grosseto che precisa come già nel 2016 erano state denunciate irregolarità nel corso della stagione venatoria.

Fino ad oggi, precisano gli ambientalisti, il tutto sembrava rimanere inascoltato ma in realtà le Guardie della Provincia avevano preso sul serio la segnalazione predisponendo i sopralluoghi che l’altro ieri hanno portato all’individuazione di alcuni cacciatori appostati per la caccia al cinghiale all’interno della Riserva Naturale.

I cacciatori segnalanti, afferma il WWF, non si sono riconosciuti nei loro colleghi e si sono anzi indignati per il comportamento messo in atto. Il buon senso delle persone e la dedizione e professionalità della Polizia Provinciale hanno ora dato i loro frutti. Il comportamento di queste persone era diventato intollerabile, mettendo a rischio anche l’incolumità delle famiglie in visita all’Oasi WWF. Grave, inoltre, il disturbo della fauna la quale, all’interno di un area protetta, dovrebbe trovare tranquillità. Più di una volta infatti, i visitatori si sono trovati circondati da cinghiali feriti, rincorsi da mute di cani, con il rischio di essere travolti.

Speriamo – ha auspicato il WWF di Grosseto – che questa di oggi segni una decisiva svolta contro atteggiamenti illegali e convinca tutti i cittadini a denunciare tali episodi. Le Aree Protette, se non presidiate, sono terreno facile per l’illegalità di ogni tipo e oggi purtroppo assistiamo alla sempre maggiore assenza dal territorio delle forze di polizia specializzate in reati ambientali. La loro presenza invece ha dimostrato ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, l’importanza che rivestono. Confidiamo quindi nel buon senso dei nostri amministratori affinché non si perda questa straordinaria professionalità e si garantisca una maggiore tutela al sistema delle Aree Protette regionali, affinché svolgano efficacemente il ruolo di tutela della biodiversità e volano di un’economia sempre più importante e insostituibile per il nostro Paese. Ringraziamo – ha concluso il WWF – la Polizia Provinciale per il fruttuoso intervento e quei cacciatori che hanno contribuito a riportare la legalità anche nell’Alta Valle dell’Albegna”.