La Regione Campania non ha firmato l’intesa con il Governo Conte. Lo ha annunciato a Mezz’ora in più, su Raitre, il presidente Vincenzo De Luca.

«Io non lo so cosa succederà il 3 giugno. Io cercherò di ragionare dal 2 giugno. Che significa liberi tutti. Dobbiamo avere una posizione equilibrata a seconda del contagio – ha detto il governatore – La regione Campania non ha firmato l’intesa con il governo. Perché su alcune norme di sicuerzza generale credo che debba pronunciasi il ministero della Salute e non è possibile che il governo e il ministro scarichino opportunisticamente sulle Regioni».

Di conseguenza, De Luca hacomunicato che «per serietà» domani, lunedì 18 maggio «non apriamo né bar né ristoranti». Il motivo? Dare il «tempo necessario per avere una interlocuzione seria con le categorie economiche e dare il tempo per le sanificazioni o per procurarsi elementi necessari alle riaperture, come i pannelli divisori». Insomma, in Campania la nuova data per le riaperture del settore della ristorazione è giovedì 21 maggio.

La Campania, ha aggiunto De Luca, «è la Regione d’Italia che ha meno risorse fra tutte le Regioni nel fondo sanitario nazionale. Non tutti sanno che la Campania riceve pro capite ogni anno 45 euro in meno rispetto a un cittadino del Veneto, 40 euro in meno della Lombardia, 60 euro in meno rispetto all’Emilia Romagna, 30 euro in meno rispetto al Lazio. La Campania viene rapinata ogni anno di 300 milioni di euro dallo Stato centrale». E sui tamponi De Luca ha detto: «la Campania ha ricevuto da Consip un quarto dei tamponi arrivati in Veneto e un terzo di quelli arrivati nel resto d’Italia. In queste condizioni, produrre i risultati raggiunti dalla Campania è stato un risultato straordinario».

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