Sembrava che l’accordo fosse ormai raggiunto e prossimo alla firma ma all’improvviso l’azienda ha deciso di discostarsi dalle richieste del governo che voleva prorogare i contratti di solidarietà alle medesime condizioni. Ai sindacati ha presentato una proposta di rinnovo dei contratti di solidarietà ma a condizioni peggiorative sia economiche che di flessibilità.

Lo rendono noto fonti sindacali che smentiscono una firma imminente all’accordo. Il governo aveva chiesto il ritiro dei quasi 3000 licenziamenti dicendosi disponibile a intervenire su commesse e ammortizzatori sociali ma aveva chiesto, in cambio, il rinnovo di sei mesi in sei mesi dei contratti di solidarietà spalmati su tutto il territorio nazionale. una proposta che sembrava essere andata a buon fine, ma dopo incontri ristretti governo- azienda e poi sindacati-governo, al momento della firma dell’accordo sindacati azienda, però, la proposta presentata era diversa.

Sembra che Almaviva abbia proposto solo il 10% di solidarietà negli altri siti italiani lasciando il 90% in capo a Palermo, Napoli e Roma. Inoltre al contratto di solidarietà al 50% avrebbe aggiunto il mancato riconoscimento degli adeguamenti al costo del lavoro, degli scatti e dei rimborsi. Insomma una proroga peggiorativa che i sindacati non intendono firmare.

Il cambio di strategia è stato subito segnalato al Mise e il sottosegretario Teresa Bellanova è tornata a convocare in un incontro ristretto l’azienda. Attualmente la trattativa è ripresa ma c’è tensione fra i lavoratori.

Quasi immediata la replica di Almaviva che precisa come “le proposte di soluzione del Governo sulla situazione di AlmavivA Contact sono state presentate e argomentate pubblicamente. Un percorso – come viene precisato nel comunicato ufficiale- accompagnato da ”nuovi contratti di solidarietà per sei mesi”

“Presunte e fantasiose ricostruzioni, rilasciate a confronto in corso da singoli esponenti sindacali, oltre ad alimentare polemiche pretestuose, si dimostrano come è evidente totalmente prive di fondamento”.

In serata arriva anche la nota ufficiale della Cisl “La proposta di Almaviva sulla solidarietà non è in linea con la posizione espressa da governo e sindacati – dicono Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani e Eliana Puma Rsu Fistel Cisl – anzi contiene condizioni peggiori per i lavoratori rispetto all’accordo vigente”.

L’ipotesi di accordo al vaglio del tavolo del Mise che è ancora in corso,  alla presenza dell’azienda, sindacati, istituzioni locali regionali e nazionali, prevede il ritiro della mobilità, 2998 in tre siti Palermo Roma e Napoli, la proroga della solidarietà per  i prossimi sei mesi estesa a tutti i siti e la garanzia di non spostare nessuna commessa.

“Ci auguriamo si possa giungere ad un accordo presto. Governo e sindacati avevano chiesto di prorogare i contratti di solidarietà fino a novembre alle stesse condizioni vigenti, Almaviva chiede più flessibilità e condizioni economiche peggiorative”.

“L’azienda si è presentata con proposte alternative peggiorative facendo presente che non intende siglare lo stesso accordo sulla solidarietà che scade il 30 aprile ma di volere un nuovo testo”.

Il governo ha ribadito i suoi impegni della riforma dell’articolo 24 bis sulle delocalizzazione, la riforma del settore, e tutti quegli strumenti per rilanciare il settore considerato strategico. La trattativa continua in queste ore, domani e venerdì a Palermo i lavoratori si riuniranno in assemblea.

 

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