Un gruppo di ragazzi delle “famiglie bene” ha scosso la cittadina di Anagni, in provincia di Frosinone, prendendo a calci fino alla morte una capretta durante una festa di compleanno. I video dell’episodio sono stati pubblicati sui social media ma i protagonisti sembrano non aver considerato il fatto che quella violenza è un reato: il maltrattamento di animali.

L’episodio

Lo scorso sabato, in un agriturismo al confine tra Anagni e Fiuggi, alcuni ragazzi hanno preso una carriola e l’hanno utilizzata per trasportare una capretta indifesa ed inconsapevole davanti ad una finestra. L’animale è stato poi lanciato dalla finestra, precipitando rovinosamente a terra. Poi, uno dei giovani presenti alla festa ha cominciato a prendere a calci l’animale, uccidendolo. Nessuno ha provato a fermarlo.

L’indagine

I video sono adesso in mano alle forze dell’ordine e si sta indagando per maltrattamento di animali. Un’informativa dei Carabinieri inviata alla procura del tribunale dei minori di Roma ha consentito l’iscrizione nel registro degli indagati per il reato di ‘uccisione di animali‘, dei due adolescenti, residenti a Fiuggi. Il pm di turno, dopo la visione del filmati, ha disposto l’avvio dei riscontri investigativi.

I carabinieri, dopo aver individuato il presunto autore dell’inspiegabile episodio di violenza e dell’amico che invece ha ripreso l’intera scena con il suo smartphone, hanno iniziato ad ascoltare tutti coloro che erano presenti alla festa di compleanno di una diciottenne di Fiuggi perché nessuno ha fatto niente per evitare quell’atto così crudele.

La legge

Il reato di “uccisione di animali” è disciplinato dall’articolo 544 bis del codice penale che prevede una reclusione da quattro anni a due anni per chi causa, “per crudeltà e senza necessità” la morte di un animale.

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