Un gabbiano è stato ucciso con una pietra perché aveva rubato un panino e in spiaggia scatta la rissa. È successo due giorni fa, venerdì 7 agosto, a Capri, su una spiaggia libera di Marina Grande.

LA VICENDA

Ad avere la peggio, con 25 punti di sutura alle gambe, chi è intervenuto per cercare di placare gli animi.

Un gabbiano si è lanciato in picchiata su un bagnante che stava facendo colazione e gli ha sottratto un panino. Uno dei familiari del giovane bagnante ha lanciato un sasso contro il volatile, uccidendolo.

La scena ha fatto andare su tutte le furie tre turisti di nazionalità spagnola che sono intervenuti in difesa dell’animale rimasto ucciso. Così è cominciata la rissa nella in cui è intervenuto, per sedare gli animi, anche un dipendente caprese della società di trasporti della funicolare.

Durante la rissa, però, è stato colpito da un oggetto tagliente, probabilmente un manico di ombrellone, che gli ha provocato diverse ferite. Solo grazie all’intervento della polizia e dei vigili urbanti la lite si è conclusa.

LA NOTA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI

La delegazione dell’isola di Capri dell’Unione Nazionale dei Consumatori, dopo quanto successo, ha scritto al Prefetto di Napoli chiedendo un presidio di sicurezza sulla spiaggia libera di Marina Grande.

Nella nota, UNC racconta del «gravissimo episodio di violenza di ieri», quando, «dinanzi a donne e bambini, due gruppetti di bagnanti se ne sono date di santa ragione, per futili motivi, senza che nessuno riuscisse a fermare gli atti di violenza. Addirittura, per come raccontato da alcuni nostri iscritti, presenti in loco, si è scatenata una forte lite con tanto di ombrelloni usati a mo’ di bastoni, durata per una decina di minuti», prosegue l’associazione, che per questo chiede, «soprattutto in vista dell’incremento dell’indotto turistico di Ferragosto», che sia garantita la sicurezza dei bagnanti e monitorata l’applicazione della normativa anticovid, «mediante continui controlli e l’installazione di un presidio fisso di sicurezza».