Come sia potuto finire nelle gelide acque del lago, nessuno lo sa. Forse un animale braccato, ovvero inseguito da una muta di cani e per questo terrorizzato talmente tanto da tuffarsi nelle acque del Lago Maggiore. Un’ ipotesi già accertata nel corso di altro salvataggio occorso sempre il Lombardia. In questo caso, però, non vi sono elementi per poterla confermare.

Di certo un capriolo spontaneamanete non si tuffa in un lago ed in pieno inverno,  rischiando di morire.

Vicino Luino, in provincia di Varese, per salvare la vita al povero animale sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco. Intorno alle 16.30 di ieri giungeva, infatti, l’allarme: un capriolo si trova in acqua, innanzi alla spiaggetta del porto Lido. Alcuni passati avevano per fortuna notato il grazioso ungulato, denominato in più località “folletto dei boschi”. In quel caso, però, era ormai stremato. Le ultime forze gli hanno consentito di guadagnare la riva tra i due porti cittadini, ove nel frattempo era giunta con un’autopompa la squadra dei Vigili del Fuoco.

Il capriolo è stato subito recuperato ed avvolto con una coperta. L’immediato trasporto presso la Caserma ha consentito di poterlo rifocillare e riscaldare. Quasi subito ha iniziato a dare veloci segni di ripresa dimostrando di essere un animale sano ed in ottima forma. Dopo un consulto con il Veterinario è stato così possibile poterlo liberare nei vicini boschi.

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