In India, nello stato di Odisha, c’è stato ieri pomeriggio, venerdì 2 giugno, il peggiore incidente ferroviario nel Paese degli ultimi 20 anni: tre treni si sono scontrati. Il bilancio – confermato da Sudhanshu Sarangi, direttore generale dei vigili del fuoco della regione – è di almeno 288 morti e i feriti sono oltre 900.

La ricostruzione

È stato ricostruito che il Coromandel Express, che copre la rotta da Calcutta nel Bengala occidentale a Chennai nel Tamil Nadu, viaggiava a circa 130 chilometri orari quando si è scontrato con un treno merci fermo, provocandone il deragliamento. Le carrozze del treno merci hanno successivamente colpito due carrozze del treno Howrah Superfast Express, che viaggiava nella direzione opposta, determinando la catastrofe.

Il bilancio delle vittime potrebbe aumentare ancora perché le operazioni di soccorso e ricerca proseguono nelle carrozze ribaltate e tra le lamiere dei treni.

Ospedali sotto stress

Balasore è la città più vicina al luogo del disastro ferroviario e nei suoi piccoli ospedali, poco attrezzati, i medici e infermieri stanno lavorando senza sosta per curare i 900 feriti, molti dei quali in gravi condizioni. Centinaia di persone hanno anche trascorso la notte in coda per donare sangue nelle unità mobili allestite davanti agli ospedali. Intanto, il ministero delle Ferrovie ha annunciato un contributo di un milione di rupie – circa 11mila euro – per i familiari delle vittime e di 200mila rupie – circa 2.200 euro – per i feriti più gravi.

Antonio Tajani, ministro degli Esteri, su Twitter ha scritto: “Il Governo italiano esprime profondo cordoglio all’India per il tragico incidente ferroviario accaduto a Balasore. Una preghiera per le vittime e i feriti, mi auguro che le persone ancora intrappolate vengano salvate”. E Matteo Salvini, ministro delle Infratture, si è detto “addolorato e profondamente colpito da una tragedia di enormi proporzioni, esprimo totale e affettuosa vicinanza al popolo indiano e alle famiglie colpite”.