Chi non ha mai storto il naso davanti a un vassoio servito a 10.000 metri di quota? Il cibo in aereo è spesso considerato mediocre nel migliore dei casi. A fare eccezione è solo la prima classe, dove scorrono caviale e champagne di qualità. Per tutti gli altri passeggeri, invece, il pasto in volo è spesso sinonimo di pasta collosa, generici piatti di “carne in salsa” o panini al formaggio dall’aspetto poco invitante.
Sui voli a corto raggio e sulle compagnie low cost, poi, la situazione è ancora più spartana. In alcuni casi ci si deve accontentare di un singolo biscotto o di un cracker. Ma al di là della qualità discutibile, c’è un aspetto molto più importante che riguarda la sicurezza e l’igiene del cibo servito a bordo.
A lanciare l’allarme è una ex assistente di volo con oltre dieci anni di esperienza, che ha spiegato quali alimenti non mangerebbe mai durante un volo e perché alcuni piatti andrebbero evitati senza esitazioni.
La testimonianza di una ex assistente di volo
A parlare a Metro è Charlotte Crocker, 47 anni, madre di due figli ed ex hostess con 12 anni di carriera alle spalle. Nel corso della sua esperienza ha lavorato per compagnie come Thomas Cook, Astraeus e Caledonian Airways, accumulando una conoscenza diretta di ciò che accade dietro le quinte del servizio di bordo.
Secondo Charlotte, il problema non è tanto il rischio immediato di intossicazione alimentare quanto il buon senso. Il vero errore, spiega, è fidarsi di cibi che non offrono alcuna garanzia di protezione. “Penso che sia improbabile prendere un’intossicazione alimentare su un volo; è più una questione di usare il buon senso quando si tratta di ciò che si mangia”.
Il punto centrale, però, riguarda una regola molto chiara che lei stessa segue ancora oggi come passeggera.
Il cibo da evitare assolutamente in aereo
Charlotte è categorica. In aereo non mangerebbe mai nulla che non venga servito in una confezione sigillata.
Il motivo è legato alle condizioni reali in cui viene preparato e gestito il cibo a bordo. “Il personale di cabina fa del suo meglio ma in cambusa si lavora a ritmi frenetici durante il catering, a volte i coperchi cadono e l’insalata non viene sempre lavata”.
Perciò, il suo consiglio è netto: “Per questo motivo eviterei qualsiasi cibo, in particolare frutta e insalata, che non venga servito in un pacchetto sigillato”.
Un avvertimento che smonta l’idea romantica del pasto “fresco” in volo e invita i passeggeri a fare scelte più prudenti.
Alcol, bevande gassate e cibi pesanti: perché evitarli
Oltre agli alimenti non sigillati, Charlotte sconsiglia anche alcune bevande e tipologie di cibo che possono peggiorare il comfort durante il volo.
“Personalmente non bevo alcol sugli aerei perché è molto disidratante. Cerco anche di stare lontana da bevande gassate e da cibi troppo salati o piccanti perché causano gonfiore e nessuno vuole sentirsi male su un aereo”.
L’ambiente pressurizzato, la disidratazione e l’immobilità prolungata rendono infatti l’organismo più sensibile. Alcuni alimenti possono accentuare fastidi già comuni come gonfiore addominale e malessere generale.
Mangiare sano in volo è davvero difficile
Secondo l’ex assistente di volo, il problema non riguarda solo l’igiene ma anche la qualità nutrizionale del cibo.
Produrre pasti davvero sani su un aereo è estremamente complicato. Mancano cucine attrezzate e il cibo viene preparato con largo anticipo.
Charlotte racconta anche la sua esperienza personale quando lavorava come hostess: “Mangiavo spesso il cibo dell’equipaggio e finivo quello che i passeggeri non volevano perché era più economico e facile ma mi sono resa conto presto che non mi faceva bene”.
Il motivo è semplice: “C’è troppo grasso e troppo sale nei pasti e negli snack e finivo per sentirmi assolutamente malissimo”.
Non è la prima volta che gli addetti ai lavori lanciano avvertimenti
Charlotte Crocker non è la prima insider del settore a mettere in guardia i viaggiatori. Già all’inizio di quest’anno un altro ex assistente di volo aveva invitato i passeggeri a evitare alcuni cibi e bevande per motivi di salute.
Alex Quigley, anche lui ex membro dell’equipaggio di cabina, come riportato sul Daily Mail, ha parlato di alimenti e bevande ad alto rischio che possono aumentare la probabilità di intossicazione alimentare durante un volo.
Attenzione anche alle bevande calde
Tra gli aspetti più sorprendenti c’è quello legato alle bevande calde servite in volo. Secondo Quigley, l’acqua utilizzata per preparare tè e caffè proviene da serbatoi che possono rimanere stagnanti per lunghi periodi.
Questi serbatoi, ha spiegato, non vengono puliti regolarmente come si potrebbe pensare. Un dettaglio che rende alcune bevande potenzialmente più rischiose rispetto a quanto si immagina.
Anche in questo caso, la raccomandazione implicita è preferire prodotti confezionati e sigillati.
Cosa imparare prima del prossimo volo
Il messaggio che emerge è chiaro. Il cibo in aereo non è solo una questione di gusto ma anche di consapevolezza.
Preferire alimenti confezionati, limitare alcol e bevande gassate e diffidare di cibi freschi non sigillati può fare la differenza tra un viaggio tranquillo e ore di disagio.
Non si tratta di allarmismo ma di buon senso. Un principio che, a migliaia di metri di altezza, vale ancora di più.






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