La Cina ha deciso di accelerare l’espansione del suo arsenale nucleare perché è cambiata la valutazione della minaccia rappresentata dagli Stati Uniti. Lo scrive il Wall Street Journal, citando fonti che “conoscono il pensiero della leadership cinese”, segnalando di conseguenza un aumento della tensione tra i due Paesi.

Nel dettaglio, le fonti sostengono che la cautela americana in un coinvolgimento diretto nella guerra in Ucraina avrebbe convinto Pechino a dare maggiore enfasi allo sviluppo di armi nucleari come deterrente. I leader cinesi, infatti, vedono in un forte arsenale nucleare un deterrente per gli Stati Uniti da un coinvolgimento diretto in un potenziale conflitto su Taiwan.

“Nella guerra in Ucraina la Crina protende verso la Russia”

A proposito di Cina, la scrittrice e giornalista Zhang Lijia, partecipando all’evento Live In di SkyTg24, che si sta svolgendo a Bari, ha affermato: “La Cina dice di essere neutrale ma se guardiamo i social, è ovvio che protende decisamente verso la Russia. Ho osservato attentamente tutto quello che è successo, i media cinesi hanno raccontato evitando la parte della sofferenza dei civili, non si è parlato di come gli ucraini stiano lottando con grande coraggio e anche quando si parla dei cadaveri si tende a ripetere l’informazione della Russia. Da cinese questa cosa mi fa provare una grande vergogna”.

La giornalista ha aggiunto: “Secondo me la Cina ha fatto promesse vaghe, una apertura vaga a fare da mediatore, eppure sarebbe l’unica a poterlo fare. Spero che la Cina giochi un ruolo più proattivo per facilitare la pace e il dialogo. A me non piace il modo in cui l’America sta giocando il suo ruolo nel rapporto con la Cina. C’è un approccio ‘bastone-carota’: gli americani non hanno lanciato abbastanza carote e invece sono pronti a lanciare troppo velocemente il bastone, minacciando sanzioni. Stiamo affrontando una crisi umanitaria enorme che dovrebbe far mettere da parte le differenze ideologiche tra Usa e Cina. La priorità è la pace e secondo me è possibile, io ci spero”.

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