Due cacciatori denunciati in pochi giorni con l’accusa di uso del collare elettrico. Si tratta di due persone della provincia di Vicenza pizzicati dalle Guardie Zoofile dell’ENPA. Secondo la Protezione Animali erano entrambi in possesso di cani segugio dotati del collare. La Procura della Repubblica ha disposto la convalida dei sequestri operati dagli Agenti Zoofili dell’E.N.P.A.

Le Guardie avrebbero infatti verificato le schede tecniche degli apparecchi, notando come dal telecomando si poteva dare l’impulso che scatenava la scarica elettrica sul collo del cane fino alla distanza di un chilometro e mezzo; nelle modalità d’uso del telecomando stesso viene poi descritta la scala delle scariche, da 4 a 12, alla modalità 12 viene segnalato di usarla solamente per cani difficili o grossi e resistenti e per brevi periodi.

Il collare è dotato di due elettrodi a punta che si trovano nella parte interna a contatto con la pelle del cane. Il cacciatore, dunque, volendolo richiamare o fargli cambiare direzione, avrebbe potuto somministrare una scarica che tramite i due elettrodi arriva alla pelle; la potenza e la durata della scarica potevano essere decise dal cacciatore nel momento in cui le invia.

Da quello che è trapelato i cacciatori si sarebbero difesi affermando che sono apparecchiature regolarmente vendute nei negozi autorizzati.

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