Al termine del Consiglio dei Ministri il presidente Giuseppe Conte, in una conferenza stampa condivisa anche su Facebook, ha chiarito alcuni aspetti del nuovo decreto: «Abbiamo regolamentato i rapporti tra gli interventi del Governo e le Regioni. Lasciamo che i presidenti delle Regioni possano adottare anche misure più restrittive» rispetto a quelle dell’esecutivo, specificando che «rimane la funzione di coordinamento da parte del Governo».
Quello approvato dal Consiglio dei Ministri, ha spiegato Conte «è un decreto legge che riordina quello che è la disciplina dei provvedimenti che stiamo adottando. Sin dall’inizio abbiamo adottato un decreto legge che poi ha dato la possibilità con i Dpcm di poter adottare specifiche misure. Con lo strumento del Dpcm abbiamo uno strumento flessibiile che ci consente di dosare le misure di contenimento del rischio e di prevenzione».
Conte ha anche detto che «ogni 15 giorni riferirò in Parlamento sulle misure adottate». Poi, a proposito della proroga delle misure restrittive fino al 31 luglio, inserita in una bozza del DL che è girata nelle ultime ore, il premier ha affermato che «non c’è nulla di vero» ma «è solo uno spazio teorico» e «spero finisca presto», specificando che lo «stato di emergenza di sei mesi non significa che le misure debbano durare fino a luglio». Conte ha pure affermato che «la stragrande maggioranza dei cittadini si sta conformando a queste norme: questo ci deve rendere particolarmente orgogliosi».
Infine, per quanto concerne le sanzioni, il premier ha affermato: «Alla sanzione attualmente prevista si sostituisce la sanzione pecuniaria: la multa va da 400 euro a 3mila euro ma qualora la violazione fosse compiuta con un veicolo la sanzione verrebbe aumentata fino a un terzo, dunque non c’è il fermo amministrativo».
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