Il capitano di un peschereccio nordcoreano sarebbe stato giustiziato in pubblico per avere ascoltato una stazione radio vietata.

Secondo Radio Free Asia, RFA, finanziata dal governo degli Stati Uniti, l’uomo di circa 40 anni è stato messo a morte dopo avere ammesso di avere ascoltato trasmissioni radiofoniche vietate nello Stato dittatoriale.

Infatti, in Corea del Nord vigono regole rigide anche sull’accesso a informazioni dall’esterno dei confini del Paese. Tuttavia, l’uomo, di nome Choi, come molti marinai sarà stato in grado di ricevere le trasmissioni straniere mentre si trovava in acqua, al largo della costa della Corea del Nord.

Pare che l’uomo sia stato consegnato alle forze dell’ordine da uno dei suoi membri dell’equipaggio. Choi è stato accusato di «sovversione contro il partito».

Una fonte ha raccontato a RFA che «ametà ottobre, un capitano di un peschereccio di Chongjin è stato giustiziato dal plotone di esecuzione con l’accusa di avere ascoltato regolarmente Radio Free Asia per un lungo periodo di tempo». «Il dipartimento di sicurezza provinciale ha definito il suo crimine come un tentativo di sovversione contro il partito. Gli hanno sparato pubblicamente di fronte ad altri 100 capitani e dirigenti degli impianti di lavorazione del pesce. Hanno anche licenziato i funzionari del partito, l’amministrazione della base della pesca e gli ufficiali di sicurezza che hanno permesso a Choi di lavorare in mare».

Un’altra fonte ha riportato che il pescatore che ha consegnato il giustiziato stava cercando «vendetta per il comportamento arrogante e irrispettoso di Choi, segnalaandolo al dipartimento di sicurezza. Pare che le autorità abbiano fatto di Choi un esempio per comunicare ai residenti che ascoltare le stazioni radio esterne significa morte».