Da quando è scoppiata l’epidemia di Coronavirus, ben prima dei tanti casi che si stanno registrando in Lombardia e in Veneto, c’è stata subito la corsa alle mascherine. Eppure, è stato sempre spiegato dagli esperti che sono utili ‘soltanto’ per gli infettati (così da non contagiare gli altri in caso di tosse o starnuti) e non per i sani.
Nelle ultime ore, poi, in molte farmacie di Milano sono già andate a ruba. E quelle che restano, stando a quanto documentato da Adnkronos, hanno persino raggiunti costi eccessivi. «Siamo stati presi d’assalto, riceviamo richieste continuamente – ha spiegato una dottoressa impiegata in una farmacia di Milano sud – Le abbiamo ordinate e dovrebbero arrivare nei prossimi giorni ma molti hanno finito gli stock, riprovi domani». Le uniche disponibili sono quelle vendute in confezioni da 100, quindi dal costo di 100 euro (perché non possono essere acquistabili singolarmente).
Premesso che Iran il ministero ha annunciato un piano per distribuire gratis le mascherine alle famiglie di tutto il Paese, si sta assistendo in Italia a un boom di richieste di questi dispositivi medici un po’ dappertutto, come in Umbria, dove sarebbero rimaste solo quelle ‘leggere’, ovvero incapaci di fermare eventuali virus.
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Ovviamente, c’è una corsa all’acquisto in Veneto, come riportato all’Ansa da Alberto Fontanesi, presidente della Federfarma regionale, che ha spiegato: «Stamani ho aperto la mia farmacia e le prime cinque persone che sono venute sono entrate solo per questo motivo. Chi è l’acquirente tipo? Si va dall’ansioso che ha paura di contagio al viaggiatore, che è in partenza e ritiene di essere più esposto a rischio. Non mancano anche persone che hanno un raffreddore o una tosse e che in effetti le acquistano per il motivo più indicato, ovvero evitare di contagiare qualche familiare».
Poi, l’appello di Fontanesi rivolto ai produttori di mascherine: «Dare la precedenza nell’approvvigionamento, dopo gli ospedali e gli operatori sanitari, al canale delle farmacie, e in particolare a quelle delle regioni interessate in questo momento dalla circolazione del virus».
Intanto, è salito il numero dei contagiati in Lombardia: trentanove. In Veneto, invece, sono dodici.
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