Che la Cina sia preoccupata per l’epidemia di coronavirus è evidente dalla decisione di fermare temporaneamente il trasporto pubblico a Wuhan, la città focolaio del virus. Lì, infatti, tutti i voli e i treni in partenza sono stati sospesi.
Inoltre, un caso del virus cinese sarebbe stato riscontrato a San Pietroburgo, in Russia. Come riferito dal ministro della Salute russo, Mikhail Murahko, al momento si tratta di un sospetto di infezione da coronavirus, e sono in corso gli esami che saranno resi noti domani su un cittadino russo rientrato dalla Cina.
Poi, una nota di merito per il nostro Paese, visto che l’Italia è l’unico Stato europeo ad avere adottato procedure per lo screening negli aeroporti di Fiumicino (Roma) e Malpensa (Milano). Ciò è emerso dalla riunione del comitato Ue sulla sicurezza sanitaria convocato per fare il punto sul nuovo patogeno, dello stesso gruppo di quello della Sars, a una settimana dalla prima riunione.
Nessun altro Paese dell’Unione Europea, infatti, ha comunicato di aver programmato un controllo di accesso agli aeroporti, per ora. «Attendiamo le conclusioni dell’Oms sull’opportunità di dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale», ha detto un portavoce della Commissione europea al termine della riunione.
A tal proposito, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha deciso stasera di prorogare di un giorno la sua riunione di emergenza: «Abbiamo bisogno di maggiori informazioni», ha dichiarato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo un incontro a Ginevra. «Stiamo prendendo molto sul serio la situazione», ha aggiunto.
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