È stato aggiornato a 54 il bilancio delle vittime da coronavirus in Cina. Sono stati, infatti, aggiunti 13 decessi avvenuti nella provincia di Hubei, l’epicentro del contagio, dove si sono registrati anche 323 nuovi casi. In totale, le infezioni confermate dalle autorità di Pechino sono salite a 1.610. Inoltre, anche a Tianjin, dove vivono 15 milioni di abitanti, è stato deciso di fermare il trasporto locale a lunga percorrenza per contenere il coronavirus.

La Cina ha anche annunciato un divieto temporaneo al commercio di animali selvatici. Infatti, l’allevamento, il trasporto o la vendita di tutte le specie di animali selvatici è vietato «dalla data dell’annuncio fino alla fine della situazione epidemica nazionale», si legge in una direttiva congiunta di tre agenzie di alto livello, tra cui il ministero dell’Agricoltura.

Da segnalare poi quanto riportato da Ma Xiaowei, ministro della Sanità in Cina, secondo cui la capacitò di diffusione del coronavirus sembra diventare più forte e che non sono ancora chiari i rischi della sua mutazione. In una conferenza stampa, Ma ha affermato che il periodo di incubazione è tra 1 e 14 giorni ed è probabile che il numero di casi continui ad aumentare.

A Hong Kong, poi, è stata decretata la chiusura anche di Disneyland, dopo quella già decretata nel parco divertimenti di Shanghai. Ciò durerà fino al giorno seguente in cui le le autorità dichiareranno conclusa l’emergenza del virus (al momento, però, non si sa quando avverrà).  Gli Stati Uniti d’America, invece, hanno fatto sapere che stanno organizzando un volo per evacuare i propri connazionali da Wuhan, la città – focolaio dell’epidemia. Lo ha confermato il Dipartimento di Stato. Il volo partirà martedì prossimo, 28 gennaio, e avrà come destinazione San Francisco.

C’è, inoltre, un caso sospetto di coronavirus a Vienna. Si tratta di un’assistente di volo cinese che il 24 gennaio è arrivata nella capitale austriaca e che nei giorni precedenti è stata a Wuhan. La donna si trova ora in isolamento nell’ospedale Kaiser Franz Josef in attesa di confermare o di escludere il contagio.

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