Tutti tendiamo a toccarci la faccia con la mano. Per il prurito al naso, agli occhi… Uno studio del 2015, condotto negli Stati Uniti d’America sugli studenti di medicina, ha mostrato che quei soggetti coinvolti si toccavano il viso almeno 23 volte all’ora.

Si tratta di un’abitudine che è senza conseguenze in tempi normali ma, in questo periodo di epidemia di coronavirus, può essere un modo per trasmettersi il contagio. Infatti, è ormai risaputo che l’infezione si diffonde tramite le goccioline emesse da chi starnutisce o tossisce. Quando, poi, una persona tocca una superficie contaminata, queste goccioline finiscono sulle mani e, molto rapidamente, sul viso e soprattutto sulle mucose facciali: naso, bocca, occhi.

In una nota dell’Università del Texas, Brian Anderson, esperto di comportamento, ha affermato che il primo passo per sbarazzarsi di questa abitudine è essere consapevoli delle situazioni in cui mettiamo le mani in faccia. Infatti, non succede per caso ma quando siamo stanchi, annoiati o stressati, ad esempio.

Però, prendere scienza di quest’abitudine può non essere sufficiente per farla scomparire. Per questo motivo è necessario sviluppare una nuova abitudine che possa sostituire la vecchia nelle situazioni critiche. Una mania che sia simile a quella precedente ma più sicura. Come toccarsi la parte posteriore della testa, più lontana dalle mucose. Ma ci vuole del tempo…

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