Dall’inizio dell’epidemia del coronavirus hanno perso la vita 26 infermieri. In totale, i contagiati sono 6.549, 1.049 in più rispetto a sabato scorso, 4 aprile.

I dati sono stati resi noti dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI), che ha sottolineato che, nel giro di 48 ore, il numero di positivi tra gli infermieri sia pari a un terzo dei contagiati totali nello stesso periodo di tempo. Inoltre, la FNOPI ha indicato che si tratta della categoria sanitaria che conta il maggior numero di positivi: il 52% di tutti gli operatori.

Proprio oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Salute, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha affermato: «Questa giornata, la settantesima, è dedicata agli infermieri e alle ostetriche. Le vicende drammatiche di questi giorni hanno mostrato di quanta generosità, professionalità, dedizione sono capaci gli operatori sanitari. Il nostro pensiero grato e riconoscente va alle infermiere e agli infermieri in prima linea, e con loro a tutti i medici degli ospedali e dei servizi territoriali, agli assistenti, ai ricercatori, a quanti operano nei servizi ausiliari: li abbiamo visti lavorare fino allo stremo delle forze per salvare vite umane e molti di loro hanno pagato con la vita il servizio prestato ai malati».

In una nota, poi, la FNOPI ha affermato: «La pandemia di Covid-19 sottolinea l’urgente necessità di rafforzare la forza lavoro sanitaria globale. Un nuovo rapporto, The State of the World’s Nursing 2020, fornisce uno sguardo approfondito sulla componente più grande della forza lavoro sanitaria. I risultati evidenziano importanti lacune nella forza lavoro infermieristica e aree prioritarie per gli investimenti nell’istruzione infermieristica, nei posti di lavoro e nella leadership per rafforzare l’assistenza infermieristica in tutto il mondo e migliorare la salute per tutti».

Infine, per il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus: «Gli infermieri sono la spina dorsale di qualsiasi sistema sanitario. Oggi, molti di loro si trovano in prima linea nella battaglia contro Covid-19».

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