In Lombardia sono sei i minori risultati positivi al Coronavirus. Nello specifico, si tratta di una bambina di 4 anni di Castiglione d’Adda ricoverata all’ospedale San Matteo di Pavia, un 15enne ricoverato a Seriate (Bergamo) e due di 10 anni di Soresina (Cremona) e di San Rocco al Porto (Lodi), già tornati a casa. Nei giorni scorsi sono risultati positivi anche un 17enne della Valtellina, studente dell’Istituto Tosi di Codogno e un suo compagno di scuola della provincia di Sondrio.

Stando all’ultima conferenza stampa di Angelo Borrelli, Commissario straordinario dell’emergenza, i casi in Italia sono i seguenti: 258 in Lombardia, 71 in Veneto, 30 in Emilia Romagna, 3 in Piemonte, 3 in Lazio, 3 in Sicilia, 2 in Liguria, 2 in Toscana, 1 nelle Marche e 1 a Bolzano.

Si registrano, poi, delle modifiche all’ordinanza della Regione Lombardia. Infatti, potranno riaprire anche dopo le 18 i bar di Milano e di tutta la Regione. Prima, infatti, era stata imposta la chiusura di tutti i bar dalle 18 alle 6 del mattino. Il personale del bar, però, dovrà servire solo al tavolo e non direttamente al balcone così da evitare assembramenti.

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Foto da Pixabay.com

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A livello globale, invece, i numeri sono stati diffusi oggi da Hans Kluge, direttore dell’OMS – Europa, durante una conferenza stampa successiva a un incontro a Roma con il ministro della Salute Roberto Speranza, il commissario UE alla Salute, Stella Kyriakikes e il direttore Ecdc Andrea Ammon: «Ad oggi ci sono 80.980 casi di Covid-19 in 33 Paesi, di cui 13 nella Regione europea. Oltre il 95% dei casi è in Cina, solo il 3% al di fuori».

Kluge ha anche affermato che «il tasso di mortalità di una normale influenza è leggermente inferiore a quello del nuovo coronavirus, che ora è pari al 2%, ma è sceso all’1% in Cina. […] Quando saranno registrati più casi, allora potremo calcolare meglio questo dato». Per quanto concerne, poi, il tasso di mortalità specifico in Italia, per Kluge «è troppo presto per dirlo. Di certo muoiono persone sopra i 65 anni, con un sistema immunitario debole, persone che sono vulnerabili anche rispetto a una normale influenza».

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