È di Luzzara, un Comune di quasi 9mila abitanti della provincia di Reggio Emilia, il primo italiano contagiato dal coronavirus: «Ho sentito il padre che mi ha dato, fortunatamente, notizie confortanti: il ragazzo sta bene ed è asintomatico», ha scritto su Facebook il sindaco Andrea Costa.

«Il ragazzo – ha spiegato il primo cittadino – era in Cina per motivi di svago e da lì è stato direttamente rimpatriato con tutte le misure precauzionali del caso. Al momento si trova in isolamento allo Spallanzani di Roma. Un abbraccio grande a lui e a tutta la sua famiglia».

A proposito di questo contagio, Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, contattato da Adnkronos, ha spiegato: «È molto bassa la probabilità che il primo italiano infettato dal nuovo coronavirus abbia contagiato le altre persone in quarantena alla Cecchignola. Possiamo dire quasi improbabile. Si tratta di un paziente che è stato al centro dell’epidemia, in Cina, e che è stato sottoposto ad un protocollo stringente».

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Sulla stessa scia, Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, che ha affermato: «In Italia non c’è circolazione locale del virus. Abbiamo un soggetto che ha sviluppato i sintomi in Italia, ma alla Cecchignola ha avuto pochissimi contatti con altre persone. Tutte le persone alla Cecchignola verranno seguite con un protocollo unico tra lo Spallanzani e le autoritò militari».

Per quanto concerne il contagiato, ha 29 anni e non vive da anni nel suo paese d’origine: «Sto bene, mi sento tranquillo. Al momento non ho nessun disagio particolare». Queste le parole che avrebbe detto, secondo quanto appreso dall’Ansa, agli altri italiani in quarantena all’ospedale Spallanzani. Lì, infatti, ci sono altri 55 italiani.

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