Non solo la Sicilia ma anche altre Regioni del Sud Italia hanno emananato un’ordinanza che impone la quarantena a chiunque arrivi dal Nord Italia e, in particolare, a chi abbia soggiornato nelle zone a rischio epidemiologico, previste dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

CALABRIA

«Si applica la misura della quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva a chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi 14 giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della Sanità, nella Regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia», questo il testo dell’ordinanza del presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, adottata questa mattina.

L’ordinanza del presidente Santelli dispone misure di informazione e prevenzione, stabilendo che chiunque arrivi dalle zone già identificate a rischio epidemiologico e dalla nuova ‘zona rossa’ «deve comunicare tale circostanza direttamente – ovvero attraverso il proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta, oppure telefonando al numero verde regionale 800-767676 – al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale territorialmente competente, che adotterà le misure gia previste nell’ordinanza numero 1/2020».

Inoltre, l’ordinanza del presidente della Regione Calabria, Santelli, dispone che «le società di autolinee, Trenitalia e le compagnie aeree devono comunicare l’elenco dei passeggeri provenienti in Calabria» dalle zone già identificate a rischio epidemiologico e dalla nuova zona rossa «ai Dipartimenti di Prevenzione territorialmente competenti, anche tramite i sindaci. I prefetti delle Province regionali dispongono verifiche presso le stazioni ferroviarie, aeroportuali, le stazioni delle autolinee interregionali, per l’applicazione di quanto disposto con la presente ordinanza. Al sindaco, quale autorità locale di Protezione civile si demanda la valutazione circa l’apertura del Centro operativo comunale con l’attivazione di almeno le funzioni ‘assistenza alla popolazione’ e ‘volontariato’, anche al fine di garantire la necessaria assistenza alle categorie fragili e ai cittadini sottoposti a quarantena o isolamento domiciliare, nonché opportune iniziative di sensibilizzazione nei confronti della popolazione».

BASILICATA

Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha emanato una nuova ordinanza. In particolare, l’ordinanza prevede che chiunque proviene in Basilicata dalle zone rosse è obbligato a mettersi in quarantena, osservando l’isolamento fiduciario, e a comunicare la propria presenza al medico di medicina generale, se si è minori al pediatra di base, o al Numero Verde istituito dalla Regione Basilicata 800996688. Agli stessi soggetti è richiesto, ancora, di evitare contatti sociali, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibili per le attività di sorveglianza. Se compaiono sintomi, si deve avvertire immediatamente il medico di base, il pediatra o l’operatore di sanità pubblica territorialmente. L’ordinanza è immediatamente esecutiva ed è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale e sul sito istituzionale della Regione Basilicata.

PUGLIA

Un’ordinanza che dispone l’isolamento fiduciario per 14 giorni per chi da ieri è rientrato in Puglia dalla Lombardia e dalle province indicate dal nuovo Dpcm sull’emergenza Coronavirus è stata firmata nel corso della notte dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Lo ha annunciato lo stesso governatore in un post su Facebook. «Considerato che l’esodo di un così elevato numero di persone provenienti dalle zone cosiddette rosse potrebbe comportare l’ingresso incontrollato in Puglia di soggetti a rischio di trasmissione del virus, con conseguente grave pregiudizio alla salute pubblica» l’ordinanza dispone per tutti coloro che «hanno fatto ingresso in Puglia dal 7 marzo provenienti dalla Regione Lombardia e dalle province» indicate dal nuovo Dpcm «di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale» di «osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi; di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza». In caso di «comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanita’ pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione». «La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge». Saranno i prefetti ad assicurare «l’esecuzione delle misure disposte con la seguente ordinanza» che è stata trasmessa anche ai sindaci.

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