Roberto Fico, presidente della Camera, ospite di Mezz’ora in più, su Raitre, ha parlato naturalmente del voto per il Quirinale.
“Per me è una grandissima responsabilità, come questi due anni sono stati molti difficili, ma la Camera è rimasta sempre aperta e ha consentito nella sicurezza massima l’attività legislativa e sarà così anche con l’elezione del Presidente della Repubblica”. “Abbiamo praticamente finito tutti i protocolli di sicurezza – ha aggiunto Fico – che saranno applicati”.
L’auspicio del presidente della Camera è che “entro il 3 febbraio ci sarà il Presidente della Repubblica” e che “che tutte le forze politiche abbiano fino in fondo la responsabilità, come è stato in questi due anni, per arrivare a un nome il più possibile condiviso”.
“Ci sarà un voto al giorno”
Fico ha spiegato che, per il voto alla Camera per l’elezione del Capo dello Stato, “si partirà dai senatori a vita e le votazioni saranno con blocchi da 50”, poi “abbiamo molti giorni di votazione e ogni votazione è buona per l’elezione del Presidente della Repubblica”. Rispetto alla tempistica, “sulla situazione politica non vedo nessun impatto, è gia annunciato che ci sarà un voto al giorno, qualcosa nella capigruppo potrebbe essere cambiata ma già si sa”.
Per Fico l’identikit del prossimo presidente della Repubblica è un nome “di alta moralità, aderente alla nostra Costituzione e aderente ai principi e valori che rappresentano in tutto e per tutto il nostro paese, dove c’è una grande civiltà”.
“I positivi non possono votare”
Fico ha chiarito che “i positivi in questo momento a norma di legge, e per le ordinanze e protocolli, non possono votare. Abbiamo avuto una conferenza dei capigruppo dove è stato sollevato questo problema e ne avremo una anche domani. Il tema è sul tavolo” ma “l’istruttoria continua”. Questa decisione non comporta “nessuna violazione della procedura né costituzionale”.
“Il non vaccinato oggi alla Camera, come in tutte altre istituzioni, può entrare con il tampone, quindi può venire a votare, perché alla Camera entri con il Green pass, ma solo nel palazzo e in Aula, mentre come per tutti italiani nel ristorante o al bar devi entrare con il Green pass rafforzato”, ha spiegato il presidente della Camera.
Per quanto riguarda i no vax “si entra con il tampone, per forza. Non c’è dubbio in questi due anni abbiamo lavorato in modo serrato e avuto un’organizzazione scientifica, alla Camera, che è un luogo molto frequentato, in due anni non abbiamo mai avuto un cluster o un focolaio. Abbiamo avuto risultati eccellenti garantendo a pieno regime la funzionalità legislativa, che e quello che dovevamo fare”.
A Montecitorio “ora i positivi sono 29, con una curva che posso dire in discesa. Al Senato non conosco il numero precisi, ma credo possano essere tra i sei e gli otto, ma sempre con una curva in discesa”, ha segnalato Fico. Ma il presidente della Camera ha avvertito che “in questo momento stiamo vivendo una emergenza sanitaria, un’emergenza conclamata in cui un positivo non può muoversi da un domicilio”, quindi “in questo momento l’emergenza sanitaria è importante, quindi non dobbiamo dare messaggi sbagliati o poco univoci alla cittadinanza”.
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