- Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dato il via libera alla distribuzione degli anticorpi monoclonali.
- Gli anticorpi monoclonali hanno curato Donald Trump quand’è risultato positivo al coronavirus.
- Gli anticorpi monoclonali danno un’immunizzazione passiva.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, su Facebook ha annunciato: «Sulla base delle indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco e del parere del Consiglio Superiore di Sanità ho appena firmato il decreto che autorizza la distribuzione, in via straordinaria, degli anticorpi monoclonali. Così abbiamo, insieme ai vaccini, una possibilità in più per contrastare il Covid-19»
Gli anticorpi monoclonali sono diventati noti quando uno di essi, il Regeneron, è stato somministrato all’ex presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, dopo essere risultato positivo al coronavirus.
Questi anticorpi presentano molti vantaggi. Derivano dalla clonazione di un globulo bianco umano e imitano gli effetti del sistema immunitario. Sono molto sicuri, progettati specificatamente per colpire il virus.
In Italia, la Commissione Tecnica Scienfica dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato, oltre al già citato Regeneron, anche il farmaco di Ely Lilly.
Questi anticorpi, come spiegato su SaluteLab, vengono somministrati solo in una situazione, cioé quando il paziente si trova nella fase precoce dell’infezione ma potrebbe avere un alto rischio di evoluzione e aggravamento della patologia.
Gli anticorpi monoclonali, innanzitutto, sono un anticorpo, ovvero una proteina che ha lo scopo di inattivare il virus (antigene) così da non permettergli di distruggere il sistema immunitario.
Tali anticorpi, poi, sono monoclonali perché sono delle proteine create in laboratorio con le stesse caratteristiche di quelle prodotte dal nostro organismo e che si legano ad un antigene specifico che si vuole contrastare, nel caso del Covid-19, il Sars-CoV-2.
Da sottolineare, inoltre, che gli anticorpi monocolonali agiscono direttamente sull’antigene ma non stimolano il sistema immunitario. Ecco perché si parla di immunizzazione passiva.
Infine, gli anticorpi monoclonali autorizzati italiani appartengono alla classe delle IgC che riconoscono la proteina espressa dal coronavirus – chiamata Spike – e che è presente sulla sua superficie. Dopodiché si legano ad essa e non gli permettono più di ancorarsi alla cellula umana. In questo modo, il sistema immunitario riconoscerà il virus patogeno e procederà alla sua distruzione.
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