A Cagliari è stato deciso di aprire la seconda terapia intensiva all’ospedale Santissima Trinità, unico presidio Covid-19 nel capoluogo della Sardegna, per i pazienti affetti dal coronavirus, mentre sarà utilizzata la rianimazione dell’ospedale Marino per ogni altro caso.

Lo ha deciso, come appreso dall’Ansa, il direttore sanitario dell’ospedale di Is Mirrionis e i primari dopo l’esaurimento dei posti in terapia intensiva a causa della seconda ondata di contagi.

«Abbiamo deciso con i primari di eseguire gli interventi chirurgici programmati in agenda – ha affermato il direttore del Santissima Trinità Sergio Marracini – e visto che i posti nella terapia intensiva del nostro ospedale sono esauriti per i pazienti Covid e la seconda terapia intensiva sarà utilizzata sempre per i ricoveri da coronavirus, abbiamo deciso di utilizzare la rianimazione dell’ospedale Marino per tutti i pazienti da operare non Covid che necessitano della rianimazione».

Nel presidio di Is Mirrionis i posti nelle due terapie intensive dedicate al Covid sono complessivamente 16, otto sono già occupati.

Come si apprende, invece, da Fanpage.it, lo stesso Marracini ha spiegato: «Quelli attuali sono tutti casi che hanno avuto contatti con figli o nipoti che si sono positivizzati per superficialità nei confronti della pericolosità del virus. A differenza però dei giovani, gli anziani, sopratutto quelli che hanno altre patologie, subiscono le conseguenze più gravi. Per quanto concerne l’allestimento delle due terapie intensive, siamo in grado di garantire l’assistenza a tutti i pazienti Covid, come a marzo. Qualora vi fosse l’esigenza abbiamo le tecnologie per aprirne una terza».

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