Così come in altre parti d’Europa anche in Inghilterra, negli ultimi giorni, si sta assistendo a un picco di casi di coronavirus. Di conseguenza, il governo britannico ha deciso di reintrodurre restrizioni alla vita sociale nel nord del Paese. Le restrizioni riguardano oltre 4 milioni di persone che non potranno più incontrarsi al chiuso se appartenenti a gruppi familiari diversi.

Nel dettaglio, le misure riguardano il West Yorkshire e la Greater Manchester, ovvero la seconda area metropolitana più grande di Inghilterra.

Ad annunciare le misure è stato Matt Hancock, ministro della Salute britannico. La regione interessata ha una nutrita comunità di religione musulmana e le restrizioni giungono alla vigilia della festività islamica della Eid al-Adha, che cade appunto oggi. «Gli incontri a casa e la mancanza di distanziamento sociale sono fra le cause di questo aumento dei casi di Coronavirus» nel Regno Unito, ha dichiarato Hancock.

La Gran Bretagna è il Paese europeo più colpito dal coronavirus: il bilancio ufficiale conta fino ad oggi circa 46mila vittime ma si tema che il numero reale sia molto più alto.

I media riportano che molti britannici hanno ormai abbassato la guardia rispetto al virus (ma succede anche altrove), tra spiagge affollate, feste all’aperto, ressa ai monumenti. Gli esperti hanno avvertito che una seconda ondata in autunno potrebbe portare al collasso del sistema sanitario britannico.

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