Sembra sempre più consistente il rischio che si sia aperta una nuova faglia che collega quelle note dell’Italia centrale alle faglie dell’Italia del Nord. E’ il timore degli esperti dopo lo sciame sismico che ha colpito l’Italia centrale da ieri sera e per buona parte della notte e che ha causato l’evacuazione di molti edifici mentre tanta gente è scesa in strada autonomamente fra Umbria e Marche ma anche a Roma.

Dopo la prima scossa di intensità 5,4 della scala Richter registrata alle 19,10, ne sono seguite altre. la più forte è stata quella delle 21,28 con intensità 5.9, poi altre scosse, almeno 60 di varia intensità fino a quella delle 23,42 di intensità 4.6.

Crolli di edifici si sono susseguiti nelle zone già colpite dal terremoto ma si è trattato di costruzioni disabitate e già dichiarate pericolanti dopo il terremoto di fine agosto. la paura, però nelle zone colpite è forte tanto da indurre la gente a passare la notte all’aperto nonostante la pioggia che è continuata incessante.

Non si registrano vittime dirette ad eccezione di un anziano morto di infarto e di un ferito lieve ma purtroppo si registrano, invece nuovi edifici danneggiati e pericolanti e nuovi sfollati

(nelle foto i danni del terremoto d’agosto)