Il premier inglese Boris Johnson, dopo un incontro con il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, in conferenza stampa, ha affermato: “Io non credo che il presidente Vladimir Putin abbia già preso la decisione di procedere con la guerra ma questo non vuol dire che sia impossibile che qualcosa di disastroso possa accadere presto: la nostra intelligence dipinge un quadro fosco, nei prossimi giorni si affronterà il passaggio più pericoloso e dobbiamo fare bene, con una combinazione tra sanzioni, impegno militare e diplomazia”.

Johnson ha aggiunto: “Voglio solo sottolineare che sarebbe un vero disastro se si arrivasse” a un conflitto in Ucraina e “se ci fosse un serio spargimento di sangue sul suolo ucraino”. Il premier inglese ha spiegato che la gente in Russia deve pensare a questo e “se è davvero sensato spendere il sangue dei soldati russi in una guerra che penso sarebbe catastrofica”.

Johnson non ha, inoltre, escluso un sostegno militare a Kiev in caso di invasione russa “ma al momento pensiamo che il pacchetto sia quello giusto”.

Per il premier inglese, l’Europa dovrebbe essere d’accordo in merito alle sanzioni contro la Russia in caso di invasione, aggiungendo che esse si fanno sempre più severe e scoraggiano ancora di più “quella che penso sarebbe una risposta irrazionale”.

Si è appreso, infine, dal Guardian, che la Gran Bretagna ha posto 1000 soldati in stand by per poterli dispiegare sul fianco est della NATO in caso di invasione russa dell’Ucraina. C’è il rischio di un “disastro umanitario”, con almeno 1 milione e mezzo di profughi che si riverserebbero soprattutto in Polonia.

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