E’ stato arrestato in Guinea, grazie ad una operazione congiunta agli Agenti dell’Interpol, quello che si ritiene essere uno dei più grandi trafficanti di cuccioli di scimpanzè.

A.S., secondo quanto diffuso dall’ONG GALF, impegnata nella repressione di tali traffici, sarebbe ritenuto responsabile della commercializzazione di 130 piccoli scimpanzè. Negli anni, gli animali sarebbero stati consegnati ad un cittadino di origine cinese. Lo stesso personaggio è sospettato di avere venduto Gorilla, Mandrilli e Bonobo, un primate un po’ più piccolo dello Scimpanzè e dall’indole pacifica, che vive a sud del fiume Congo.

Una struttura, quella dei trafficanti, giudicata molto simile ad una organizzazione criminale mafiosa. Sul soggetto pendeva una condanna, emessa un anno addietro, a cinque anni di carcere. Si pensa che il suo impero criminale sia andato avanti per oltre trenta anni. La sua base era costituita da numerosi esponenti della famiglia, residenti in un più paesi Africani e, secondo indiscrezioni circolate sempre nell’ambito delle ONG, l’ultimo anno potrebbe averlo trascorso in paesi arabi ed asiatici dove evidentemente poteva contare su validi appoggi.

Come è noto molte grandi scimmie sono ancora oggi soggette ad un intenso bracconaggio. La loro destinazione prevalente è quella della cattività animale, ossia circhi e zoo di non pochi paesi. Questo nonostante la formale protezione che la specie gode per via della Convenzione di Washington sul commercio di specie rare e minacciate di estinzione. Per potere recuperare un piccolo di Scimpanzè, i trafficanti devono uccidere l’intero gruppo familiare che mai tollererebbe l’allontamento del cucciolo.

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