Artemis I è stato lanciato oggi, mercoledì 16 novembre, dallo storico Launch Pad 39B presso il Kennedy Space Center, in Florida, negli Stati Uniti d’America, alle 7.48 ora italiana, dopo alcuni ritardi derivati da un piccolo malfunzionamento del sistema di caricamento del carburante e dell’entrata ethernet del sistema di aborto controllato. Tutto risolto nella notte.

Si tratta del primo volo della navicella spaziale Orion della NASA e dello Space Launch System (SLS), il razzo più potente mai inviato in orbita. La missione ha lo scopo di mettere alla prova le capacità del velivolo per riportare, in sicurezza, gli astronauti sulla Luna.

Lo Space Launch System ha, infatti, una spinta equivalente a 14 jumbo jet ed è composto da uno stadio centrale e da due propulsori a razzo solido.

Quando raggiunge l’atmosfera superiore, la capsula di Orion viene lasciata con lo stadio di propulsione criogenica provvisoria (ICPS). E l’ICPS sarà responsabile del posizionamento del veicolo spaziale nell’inerzione translunare (TLI), manovra propulsiva utilizzata per portare un veicolo spaziale su una traiettoria in direzione della Luna.

Orion volerà nello spazio per 25 giorni, 11 ore e 36 minuti. Il suo contachilometri calcolerà 2,1 milioni di KM entro la fine del viaggio. Orion viaggerà più lontano di qualsiasi altro veicolo spaziale progettato per l’uomo, raggiungendo fino a 450mila chilometri dalla Terra e fino a 64mila chilometri oltre il lato più lontano della Luna. La data prevista per l’ammaraggio è l’11 dicembre nell’Oceano Pacifico al largo della costa di San Diego.

Come accennato poco su, tutto questo serve per testare il veicolo spaziale al limite per assicurarsi che sia pronto ad ospitare un equipaggio umano in soli due anni.

Con Artemis II, che sarà lanciato nel maggio 2024, infatti, gli umani torneranno nello spazio profondo per la prima volta dall’Apollo 17 nel 1972. Il team sarà composto da quattro astronauti che voleranno intorno alla Luna per un massimo di 21 giorni per testare ulteriormente il veicolo spaziale. Uno dei quattro astronauti sarà canadese e il resto statunitense. Infine, ci sarà Artemis III, che partirà nel 2025 e nel cui equipaggio potrebbe esserci anche il siciliano Luca Parmitano.